BARATTIAMO UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO
BARATTIAMO UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO.
Un giorno un giornalista di “Avvenire”mi disse: “ Lei, don Silvio, è molto fortunato, perché, nella sua vita, ha fatto sorridere almeno un bambino”.
Era il 1975 e, in occasione del Natale, ero andato all’ospedale Sant’Anna di Torino, dove si trovava ricoverato Tommasino, un bambino di 7 anni affetto da una grave malattia del sangue. Lo stupore e il sorriso di Tommaso, in seguito ad un mio innocente gioco di magia, in quel tiepido giorno di fine dicembre, non potrò mai dimenticarlo. Mi si era impresso nel cuore come un sigillo indelebile, simile ad un marchio di fabbrica e capii che quello: il sorriso dei bimbi donato e ricevuto, diventava il programma principale della mia vita di prete.
DA UN SORRISO… MILLE SORRISI
Da quel lontano 1975 molti anni sono passati e, ora, come una moviola a rilento, rivedo le innumerevoli schiere di bimbi (e sono migliaia) che, in questi anni, ho fatto sorridere: dalle fredde Ande boliviane alle calde favelas brasiliane, dai poveri villaggi africani della Nigeria, del Kenya, del Madgascar, alle ridenti isole delle Filippine e della Polinesia.. Ricordo, in modo particolare i tanti Chiriperos di Santo Domingo e i troppi Boys’ Town (ragazzi di strada) di Mombay; gli impavidi selvaggini della foresta amazzonica e i timidi esquimesi dei ghiacci dell’Antartide o le bimbe arabe dei desolati deserti della Somalia. Per regalare a loro un sorriso ho varcato i confini del mondo. Ho sofferto per le tragedie di guerre dimenticate tra i ragazzi del nord Uganda o dei lavori “forzati” di migliaia di bambini cambogiani nelle fabbriche di mattoni di Battambong, Ho condiviso gioie e dolori con i ragazzi di strada delle grandi metropoli dell’Asia o dell’ America Latina. Ho fatto spettacoli nei cinque continenti, in centinaia di ambienti diversi, al chiuso , in piccole sale gremite all’inverosimile, in grotte di alta montagna o all’aperto sotto alberi di foreste o, ancora, in stadi capaci a contenere più di 5.000 ragazzi, ecc…
A tutti questi bambini del mondo ho regalato un sorriso, lo stesso che regalai a Tommasino in quel lontano inverno del 1975 e da tutti questi simpatici “mocciosetti” ho ricevuto altrettanti e ben più generosi sorrisi che hanno reso la mia vita inappagabile e gioiosa all’inverosimile.
TRA MILLE SORRISI… UN SORRISO
Tra i tanti sorrisi, uno in particolare non potrò dimenticare: quello di un ragazzo che incontrai nell’estate del 1998 in una piazza assolata a Cuba, nei Carabi. Non ricordo il suo nome e nemmeno glielo chiesi, mi ricordo solo che giocava con un pallone di stracci. Mi chiese di giocare con lui. Io, maldestro nel dare calci a un pallone, ho preso dalla mia tasca un fazzoletto colorato e l’ho fatto sparire nelle mie mani. La meraviglia era nei suoi occhi. Poi se ne andò, con il suo pallone di stracci, regalandomi un sorriso.
A lui ho dedicato il progetto iniziale di ogni mio spettacolo di magia: “Una magia per la vita”, perché sia a vantaggio di tanti altri bimbi del mondo capaci a donarti un sorriso… Grande cosa al giorno d’oggi.
UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO
Ora i tanti sorrisi si assommano agli anni, i miei, e si intrecciano gioiosi fino a formare una corona, meglio una scala che arriva, oltre le nuvole, oltre il cielo… mi auguro… fino in Paradiso.
Per questo ho ridefinito il mio programma iniziale “Una magia per la vita” con: “Barattiamo un sorriso con un pezzo di Paradiso”.
Don Bosco soleva dire ai suoi benefattori e collaboratori: “Un pezzo di Paradiso, aggiusta tutto” e con ciò chiarificava che i piccoli sacrifici da noi fatti in questa vita per ottenere risultati umanamente appaganti sono poi ricompensati con la gioia di Dio e con Dio; cioè con il Paradiso: sorriso eterno di Dio.
Allora perché privarsi di questa grande opportunità.
E invito tutti coloro che sentono di avere un discorso in più e non si rassegnano a veder morire i propri sogni sotto le nuvole del consumismo e dell’indifferenza, a unirsi a questo mio progetto di vita.
Il sorriso costa meno della luce elettrica e rende più luminoso l’ambiente in cui ognuno di noi si trova. Rende più pulito il mondo e arricchisce chi lo dona.
UNA SCUOLA CON LAUREA AL SORRISO
Nel mondo esistono tanti tipi di scuola e di insegnamento che vanno dalla letteratura alla matematica, dalla musica al teatro. Mi dicono che è stata istituita anche una laurea in comicità.
Ebbene io sto creando una scuola dedicata al sorriso… aperta a tutti voi che reputate bello e fondamentale barattare una sorriso per un pezzo di Paradiso.
Fondamentale è capire che il sorriso donato deve venire dal cuore di chi lo dona………deve essere lo stesso sorriso che una madre darebbe al proprio figlio, deve contenere la preoccupazione per quel bimbo.
Facendo così il bene dei bambini ” e…, soprattutto, “facendolo bene”… riusciamo anche noi a “vivere bene”… in quanto il bene consiste nell’essere in pace con se stessi e si identifica con il provare gioia per il grande dono della vita.
Le iscrizioni sono aperte.
Per avere maggiori informazioni contattatemi… sapete dove trovarmi. Ho una cartella aperta sul mio sito internet: www.sales.it e presto aprirò una pagina Facebook,