MAGO SALES A GAZA
MAGO SALES A GAZA: LA CITTA’ CHE NON FESTEGGIA IL NATALE
DA FAMIGLIA CRISTIANA N.2 / GENNAIO 2013
La prima impressione per chi entra in Gaza è quella di trovarsi in una delle tante città arabe del Medio Oreinte: convulse, agitate, rumorose, sporche, ma piene di vita dove i bambini sorridono e la gente si riconosce ancora.
Oggi a Gaza c’è aria di festa: i bombardamenti sono cessati da un mese e la tregua, dopo l’accordo firmato tra Israele e Hamas palestinese al potere a Gaza, sembra continuare, anche se sono in pochi a crederci. L’accordo ha messo termine a una settimana di confronti armati in cui hanno perso la vita 155 palestinesi e 5 israeliani e alcuni bambini sono morti anche solo per il rumore delle bombe. Ora tutte le strade sono cariche di bandierine verdi (il colore di Hamas) sventolanti come mandali in festa e ogni tanto capita di incontrare bambini che agitano in alto le due dita della mano destra in segno di vittoria, magari davanti alle rovine causate da una bomba israeliana. Ma questi sono gli unici due segni di conquista che si vedono a Gaza e che simboleggiano, tragicamente, il cammino di una continua sconfitta... Lo stato sociale, col passare del tempo, non migliora, mentre le bandierine diventano ogni giorno più logore e scolorite e i bambini saranno presto adulti, senza più sogni da realizzare, con un domani incerto, privo di un lavoro dignitoso, senza, nemmeno la possibilità di lasciare quel pezzo di terra (8 per 35 kilometri), diventato ormai per tutti una ”dignitosa prigione e a cielo aperto”.
IL REGALO DI MAGO SALES: UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO
Don Silvio, meglio conosciuto come Mago Sales ha scelto di vivere questo Natale 2012 proprio a Gaza, nella terra di Gesù, in una terra che non festeggia il Natale, dove la vita è sempre quella e le serrande dei negozi, degli uffici e delle scuole non si chiudono per onorare il Dio che si fa bambino e, con il canto degli Angeli, annuncia la gloria di Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama. Don Silvio è venuto con Marco Rodari, un giovane di Leggiuno, in provincia di Varese a cui piace fare il clown, per regalare un sorriso anche ai bambini di Gaza sia arabi, che cristiani e per ricordare al piccolo gregge dei cattolici (solo 200 in tutta la striscia) che in tanti non li hanno abbandonati e il cuore gioisce e soffre con loro. In questa terra i cristiani e, in particolare i cattolici: odiati dagli ebrei in quanto arabi e osteggiati dagli arabi in quanto cattolici, vivono una situazione molto difficile e l’essere qui, semplicemente per condividere la gioia del Natale con i loro bambini, da una forza in più nel cammino della speranza
“Tutti i bambini della terra – dice il mago Sales – hanno diritto al sorriso, indipendentemente dal colore della propria pelle, dall’appartenza ad un gruppo politico, sociale o religioso e i bambini di Gaza non fanno certo eccezione. Soprattutto a loro dopo i giorni tremendi del conflitto in cui la paura aveva il sopravvento e non poteva essere diversamente, era necessario portare un sorriso... lo stesso sorriso che darebbe una madre per il proprio figlio; un sorriso che porta con se l’amore e la preoccupazione perchè questo bimbo viva bene, in una terra lontana dall’odio e dalla paura della guerra”.
LA PACE IMPLORATA DI PADRE JORGE, PARROCO DI GAZA
Don Silvio ha trascorso il Natale: uno dei più belli, certamente il più vero, della sua vita di prete e di mago insieme ai bambini e alla popolazione di Hamas con Padre Jorge Hernández religioso dell’Istituto del Verbo Incarnato Parroco di Gaza, unico prete cattolico insieme a Padre Mario, suo confratello, in tutta la striscia.
Durante il conflitto Padre Jorge, condividendo con gli abitanti del quartiere gli orrori della recente guerra, ha inviato una lettera al Patriarcato Latino a Gerusalemme: “Vi scrivo dalla nostra parrocchia della Santa Famiglia a Gaza. Il luogo è conosciuto da tutti ed anche il complesso parrocchiale che ospita i bambini della scuola – cristiani e musulmani – come una sola famiglia. I missili non capiscono né l’etica, né la morale. Non fanno distinzione tra giovani e meno giovani, tra cristiani e musulmani, tra uomini e donne…Semplicemente cadono e poi distruggono. Quando sentiamo gli aerei e poi i missili proviamo una tristezza interiore molto grande, poi un sollievo nel vedere che non siamo stati colpiti. Facciamo sempre la stessa domanda: “fino a quando?” Gli abitanti non vogliono niente di più che vivere semplicemente la loro vita. Domandiamo a tutti i responsabili di lasciare Gaza vivere in pace! Non dimentichiamo quanto la guerra sia sempre terribile. Nessuno guadagna in una guerra. Direi anche di più, sempre si perde. Ciascuna delle due parti dovrà pagare, a suo modo, le conseguenze della guerra. Le conseguenze di tutti i tipi, compresa la conseguenza di aver perso ciò che è più proprio dell’uomo “la sua umanità”.
PER CONTINUARE A DARE UNA SPERANZA AI CRISTIANI DI GAZA
Nella chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Famiglia, il bambino Gesu, come i tanti bambini ribelli e sbarazzini di Gaza, tiene due dita della mano alzate, in segno di vittoria... non di vittoria, ma di pace, della pace che viene da Dio e dalla Madre di Dio; infatti un dito della mano sinistra, indica il cuore di Maria, sua mamma, madre della Chiesa, madre nostra e dei bambini di Hamas, a cui don Silvio ha regalato un sorriso per un pezzo di Paradiso ed ha fatto una solenne promessa: fare qualche cosa di bello per loro, una magia più grande, una Magia per la Vita. Per loro, tesoro della terra e ricchezza del cielo, mago Sales ha promesso di trasformasi in un mago più potente, in un ‘re mago’, in uno di quelli del Presepio, che portano doni particolari al Bambino della Palestina: non oro,incenso e mirra (già fin troppo presenti nelle chiese degli Ortodossi, sul petto dei Patriarcati o nelle stanze delle Nunziature), ma medicine, cibo, libri di scuola o strumenti di lavoro. Per fare questa Magia, don Silvio, non chiede altro che essere invitato nelle vostre parrocchie e oratori per dare testimonianza e sensibilizzare sul bene che ognuno può fare e dare a un bambino del mondo. Chi aiuta un bimbo aiuta un pezzo di cielo a illuminare il mondo e questo pezzo di cielo e di mondo è la terra di Gesù Bambino.
Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama.
Per contattare il mago Sales: www.sales.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 011 9538353
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