MAGO SALES nei MEDIA (TV e giornali) - testimone del sorriso e della meraviglia ai bambini del mondo
Nel mese di maggio il mago Sales, don Silvio ha partecipato ad alcune trasmissioni televisive, raccontando la sua storia di prete e di mago, naturalmente con l'esecuzione di alcune particolari magie.
Alla seguente pagina del sito potete rivederne l'esecuzione: http://www.sales.it/index.php/fondazione-2/video
scegliendo i seguenti filmati
01- 02 - 03 Le magie di mago sales "nel cuore dei giorni su TV2000 lunedì 20 maggio
I fatti vostri mercoledì 22 maggio 2013 con Magalli
Inolltre sono apparsi numerosi articoli su quotidiani e riviste, tra cui il settimanale "OGGI":
Articolo di "OGGI"
CHE MAGIA! QUI TORNANO TUTTI BAMBINI
Nel museo di Cherasco si possono incontrare i grandi prestigiatori, perdersi in foreste da favola e vedere la gente volare, tutto merito del Mago sales, al secolo don Silvio mantelli che da vent’anni gira il mondo con spettacoli a fin di bene e che adesso ha realizzato il suo sogno.
VIAGGIO NEL MUSEO DELLA MAGIA
Cherasco (Cuneo), maggio benvenuti nella Casa del Sorriso!», dice il mago Sales mentre apre la porta del Museo della Magia che ha inaugurato a Cherasco il 27 aprile 2013. «Ma ora entrate, lasciatevi meravigliare, immaginate di essere dei bambini! ». Varcata la soglia ci
acccoglie una ricostruzione della Bocca della verità, il mascherone in marmo che si trova nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma. E poi una statua del mago Sales che parla e si muove. Sales, quello vero, ci sorride e dice: «Da qui non si torna più indietro!».
10 MILA SHOW IN PIÙ DI 30 PAESI
Dopo pochi metri ci troviamo in una fiabesca foresta innevata, con alberi dalle foglie dorate. Una neve che, abbassate le luci, brilla come se fosse costituita da milioni di piccole lucciole. Accanto agli alberi, piccoli schermi lcd mostrano la storia dell'illusionismo. Ci raggiungono quattro bambini, ospiti del Museo della Magia. Sono vestiti da piccoli maghi e hanno gli occhi pieni di stupore. Continuano a fare domande. «I bambini sono il nostro bene più grande», dice con un sorriso contagioso sul viso. Porta un cilindro, una giacca multicolore e in mano tiene una bacchetta magica. Il mago Sales, al secolo don Silvio Mantelli, 69 anni, è ormai una leggenda. Si è appassionato alla magia da bambino e ha fatto il suo primo spettacolo a 13 anni con il nome di mago Mandrake. A 19 ha ricevuto in sogno la vocazione ed è entrato in noviziato dai salesiani, per poi venir consacrato sacerdote nel 1973. Laureato in Teologia e in Pedagogia, si definisce «prete per vocazione e mago per passione». Nel 1993 ha iniziato a viaggiare facendo spettacoli di magia (circa 10 mila in oltre 30 Paesi) a scopo benefico per i bambini poveri delle missioni. «Uso una sorta di baratto», dice. «A chi mi aiuta nel mantenere le promesse fatte ai bambini, regalo lo spettacolo». Di magia, don Silvio se ne intende parecchio. Il The Magic Circle di Londra, la Mecca degli illusionisti internazionali, lo ha inserito tra i migliori del mondo ed è stato anche maestro del famoso trasformista Arturo Brachetti. E si è esibito per Madre Teresa. «Era come una bimba felice di fronte ai miei trucchi», ricorda don Silvio. «Non mi lasciava più andare via. Mi ha tenuto con sé 15 giorni e mi portava a esibirmi negli ospedali e nei lebbrosari».
Don Silvio, ci parli di questo progetto.
«Nasce da un sogno. Prima questo era un edificio abbandonato, una vecchia scuola materna. Cinque anni fa l'idea di costruire qui a Cherasco, nel cuore delle Langhe, un quartier generale che facesse da riferimento alla magia e alla solidarietà. Grazie a tanti benefattori, al Comune e all'impegno dei volontari, è nata la Casa del Sorriso che si articola nel Museo della Magia, in un teatro e in una scuola che formerà chi poi andrà a fare animazione ne li ospedali, negli oratori o nelle missioni. ~ un percorso nel mondo della magia e della fantasia. Chi entra deve farlo con la curiosità del bambino. L'animo del bimbo è quello che si apre alla vita, con gli occhi e la bocca spalancati. Anche noi possiamo imparare di nuovo a provare stupore. E, per fare questo, protagonisti e guide saranno proprio i bambini. Ecco, abbiamo lasciato la foresta incantata, ora entriamo nella Biblioteca. Contiene oltre 18 mila volumi sui giochi di prestigio ed è la seconda al mondo per numero di libri. La prima è quella di David Copperfield. Questi libri sono consultabili e siamo pronti a ospitare ricercatori o tesisti». Una porta conduce nella sala dove ci sono le statue dei più grandi illusionisti della storia come Houdini, Tobias Bamberg, Georges Melies, David Copperfield, Silvan e anche don Giovanni Bosco.
Don Bosco faceva il prestigiatore?
«Certo. Ed era anche molto bravo. Era affascinato dagli illusionisti che arrivavano dalla Francia e che si esibivano sui sagrati delle chiese. Ancora prima di diventare religioso, Giovanni Bosco si era accorto che la gente era attratta più dai saltimbanchi che dalle prediche dei sacerdoti. E allora, si disse, perché i preti non diventano interessanti come gli artisti di strada? Così aveva imparato a fare i giochi di magia, a camminare su una corda legata tra due alberi. Sfidò anche veri saltimbanchi. E quando aveva su di sé l'attenzione del pubblico, ecco che leggeva il Vangelo, faceva recitare il Rosario, invitava ad andare
a Messa. Aveva un successo enorme».
Ma questo non è un museo convenzionale.
«Esatto. Non è un luogo con reperti chiusi in bacheche. Tutto è a misura di bambino, molto visivo, interattivo. Accadono magie, ci sono effetti speciali, animazioni, spettacoli. I bambini possono partecipare alle magie usando monitor touch-screen. Abbiamo poi ricreato nei dettagli la stanza di New York in cui le sorelle Margaret, Kate e Leah Fox, le fondatrici dello spiritismo, facevano le sedute spiritiche alla metà del 1800. Ci sono tavoli che si muovono, un pianoforte che suona da solo e immagini che compaiono sulle pareti. Nella realizzazione del Museo mi hanno dato prezioso aiuto Alessandro Marrazzo, famoso scenografo cinematografico, e l'architetto Cristiano Isnardi. Si tratta di un progetto in continuo divenire: ho idea anche di realizzare una rassegna di teatro dei burattini, per togliere un po' i bambini dalla televisione».
Sempre nello spirito della solidarietà
Ovviamente. La mia è sempre stata una magia per la vita e anche questa struttura è finalizzata alla solidarietà. Io ho avuto tanto dalla vita. Ho avuto la possibilità di imparare a divertire divertendomi a mia volta, ed è naturale che cerchi di dare qualcosa agli altri. Anni fa ho anche fondato Magiciens sans Frontières, una organizzazione di cui fanno parte oltre 400 fantasisti, prestigiatori, giocolieri che organizza spettacoli nel mondo raccogliendo fondi per i bambini poveri o ammalati».
Qual è il segreto della sua energia?
«Il sorriso dei bambini è la mia ricarica. Un giorno ho incontrato lo scrittore Dominique La Pierre che mi ha detto: "Tu hai una fortuna enorme. Perché facendo sorridere nella sofferenza, in un certo senso riesci già a guarirla". Il sorriso è una medicina favolosa».
Nicola Allegri