Inaugurata La scuola di Haiti
INAUGURATA LA SCUOLA AD HAITI - GRAZIE A TUTTI I BENEFATTORI
La nuova scuola ad Haiti - UNA MAGIA PER HAITI CON IL MAGO SALES
HAITI L’ISOLA DIMENTICATA
Haiti, la storica terra dei pirati dei Carabi è stata il secondo stato al mondo, dopo gli Stai Uniti D’America, a ribellarsi al potere coloniale europeo ed ottenere l’indipendenza nel lontano 1804. Questo è certamente motivo di vanto e tutti gli Haitiani ne vanno fieri, come il parlare la lingua più diplomatica e nobile al mondo: il francese, ma, in una terra sconvolta da anni di mal governo e sfruttamento con il terribile terremoto di soli due anni fa che ha mietuto, insieme al colera, più di 300.000 vittime, questi due fattori restano gli unici motivi di orgoglio.
La situazione di Haiti, a due anni dal disastro, è diventata ancora peggiore. Difficile avere speranze in un mare di derelitti accampati alla rinfusa senza speranza e cibo. fra sporcizia e colera.
Coloro che governano, eletti dai pochi iscritti all’anagrafe (ora è la volta di un cantante che promette mari e monti, ma per ora ha organizzato solo alcuni concerti e feste di ringraziamento), non riescono a far ripartire la ricostruzione. A parole tutti promettono, ma poi non sono capaci di fare qualcosa di concreto: manca la capacità di creare infrastrutture.
Molti dei soldi inviati ad Haiti sono stati accaparrati dai soliti noti. I soldati stranieri fanno il servizio di ordine pubblico come tanti vigili urbani e nulla più.
Solo le associazioni dei volontari di tutto il mondo e in primis i missionari - in prima linea quelli cattolici e fra loro i padri Salesiani - si stanno spendendo per dare un aiuto a questa gente che ha perso tutto sotto le macerie.
SEGNI DI SPERANZA
Però ci sono anche dei segni di speranza: quando si vedono mamme che si preoccupano dei propri bambini, mandandoli ogni giorno alla scuola o stando loro vicini, nei pochi ospedali della zona; quando si vedono persone che curano gli ammalati sotto le tende logore, allora si vede che la gente ha voglia di ricostruire la propria terra e la propria vita e non sta ferma ad aspettare. Infatti per chi si inoltra per le strade di Port au Prince, in particolare tra gli stretti cammini della ”Citè du soleil”, il quartiere più povero della città, si ha l’impressione di entrare nella corrente ora discreta ora vorticosa di un fiume in piena. Centinaia di persone, non avendo più casa, si muovono in continuazione lungo i bordi delle strette vie in opposte direzioni con canestri nelle mani e borse sulla testa, tra il brulicare di venditori abusivi e compratori di ogni genere di usato. Si ha anche la sensazione di essere parte di un grande presepio animato, dove sono rappresentati tutti i mestieri, dal pescivendolo al barbiere, dalla lavandaia alla venditrice di frutta, dagli anziani che giocano alle carte ai bambini che si rincorrono veloci, ecc. Manca solo la capanna… ma anche quella è crollata con il terremoto e, quindi il bambino Gesù, ora, nasce ogni giorno nell’animo e nella forza di questi poveri della terra, invisibili, perché, per il mondo, non hanno neppure un nome (costava troppo iscriversi all’anagrafe), ma a cui noi “brava gente”, non possiamo e non dobbiamo dichiararci Leviti o Sacerdoti, ma Samaritani.
UNA SCUOLA PER 900 RAGAZZI: NOSTRO PROGETTO REALIZZATO
Per questa gente, soprattutto per i più piccoli indifesi, don Silvio, insieme a Mario Brezzo, consigliere e benefattore della Fondazione Mago Sales, che, da alcuni anni, lo segue nei sui viaggi di solidarietà per il mondo, si è recato ad Haiti, dove, davanti alla gioia di allievi e insegnanti, lunedì 11 giugno 2012, ha inaugurato una scuola primaria , appena costruita con le offerte raccolte da tanti benefattori italiani che, da anni, hanno posto la loro fiducia nella Fondazione Mago Sales, ben sapendo che il frutto della loro piccola o grande generosità va sempre a buon fine.
Dalle foto potete vedere la scuola: tre piani, compreso il piano terra, con 22 aule scolastiche, che ora ospiteranno circa 900 allievi.
All’inaugurazione erano presenti le maggiori autorità della zona, tra cui il padre provinciale Padre Jacques Charles e tutti i piccoli allievi, a cui il mago Sales ha regalato, nella stessa mattinata, un sorriso con il suo spettacolo di magia tra la meraviglia dei piccoli e la sorpresa dei grandi, ora convinti che anche un prete può fare magie senza essere di Belzebù.
Mago Sales dice grazie ai benefattori della Fondazione e, con lui, i bambini del Pakistan, dell’India, della Somalia, del Vietnam, della Nigeria, delle isole Salomons ed ora anche di Haiti, con cui, tutti voi avete barattato un sorriso per un pezzo di paradiso.
Il “gioco” continua. Prossima scuola a Juba nel sud Sudan, progetto iniziato in maggio 2012 al Colle don Bosco, in occasione del 16° raduno di prestigiatori e giocolieri. Le sottoscrizioni sono aperte… Chi desidera può contribuire mediante il CCP 42520288, intestato a Fondazione mago Sales Onlus o attraverso il sito www.sales.it.