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Filippine - Cebu Estate 1965, Mago Sales di fronte ai ragazzi del Don Bosco Boy Home |
Le Filippine, con le quasi ottomila isole, con una popolazione tra le più giovani al mondo è senz'altro la terra su cui la natura sembra accanirsi di più: tifoni, terremoti, inondazioni (ricordiamo il disastro a Tondo, periferia di Manila di questa estate 2000) … eruzioni di vulcani (ultimo quello del Pinatubo), e… chi più ne ha… più ne metta. Sembra un bollettino di guerra degli elementi, una triste giostra e parata delle calamità naturali. Tuttavia la popolazione mantiene uno spirito di lotta e di continuità. I salesiani sono presenti in moltissime isole, soprattutto le più grandi, come quella di Luzon, Negro, Mindnao e Cebù. La loro presenza è molto recente intorno agli anni '60; tuttavia hanno creato opere gigantesche. Pensate che in Manila esiste una scuola con 15.000 allievi. IL mago Sales vi resterà tre giorni e con 4 spettacoli al giorno non riuscirà a far divertire tutti i ragazzi di quella scuola. Recentemente, poi, le cronache dei giornali parlano del rincrudimento dell'integralismo islamico: A tale provincia salesiana, ricordiamo che appartiene anche parte dell'Indonesia con l'isola di Timor.
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CEBU CONTATTO CON LA MISSIONE: MISSIONE DON BOSCO PROVINCIALATE
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NOTIZIE SULL'OPERA SALESIANA
C'è uno spirito di libertà che regna in quello che era una volta il Centro dei giovani delinquenti a Cebu. Ma eccovi la storia di questo Centro, ora noto come "BOY'S HOME". Il "vecchio" Istituto è stato costruito nel 1972 per poter soddisfare le necessità dei giovani detenuti. La città di Cebu era diventata molto sovrappopolata e la struttura delle carceri non era da meno; era igienicamente e psicologicamente malsana e vi venivano mescolati i "peccatori" con i criminali. Per poter risolvere questa situazione, la Lt. Col. Eddie Foronda, e in seguito il Comando Provinciale, ha chiamato alcuni cittadini disposti ad offrire assistenza. Ciò ha segnato la nascita della Casa Giovanile di Cebu. L'istituzione ha iniziato la sua educazione formale a febbraio del 1973, amministrata da una congregazione di suore. Le "Figlie di Gesù" hanno amministrato il Centro per dieci anni con l'aiuto della Polizia delle Filippine. In seguito l'opera passò sotto la gestione di Dona Maria Aboitiz. Questa donna spagnola si prodigò nel portare i Salesiani, già presenti nel nord del paese, anche al Sud, dove si trova l'isola di Cebu. Nel 1986 questo centro fu rinominato "Don bosco Boys' Home-Banilad" e, da allora, il programma divenne essenzialmente creativo: educare e trasformare le vite di questi ragazzi trascurati. Le statistiche dimostArano che 250 milioni di bambini nel mondo sono lavoratori. I bambini di strada aumentano rapidamente di numero. Solamente nelle Filippine, il numero ha raggiunto 220.000 di cui 14.820 sono bambini abbandonati. Degli abbandonati, solo 1.557 sono portati ai centri di accoglienza. Documenti della United Nations International Children's Fund (UNICEF) rivelano che 6.000 bambini di strada, vagabondano per la città di Cebu. Molti provengono da "famiglie di strada" costrette ad emigrare in città alla ricerca di mezzi di sussistenza. Altri vivono sui marciapiedi. Per aumentare il reddito, la famiglia manda i loro bambini a mendicare (il 30%), a pulire le strade, a fare i posteggiatori e altri lavori saltuari. Altri diventano vittime innocenti di adulti. I Sindacati li adescano a commettere dei crimini come commercio di droga e prostituzione. Per questi giovani emarginati, è stato da poco aperto, appena fuori della città di Cebu, un nuovo centro. Si chiama: "Don Bosco Boys' Home Liloan". Ha lo scopo di offrire un insegnamento tecnico per completare la formazione a questi ragazzi trascurati che hanno raggiunto la scuola superiore. Poiché un nuovo secolo sta iniziando, i Salesiani, insieme ai loro laici, rinnovano il loro compito prendendosi cura degli orfani, dei clandestini, dei bambini di strada, dei ragazzi picchiati e trascurati dando loro una possibilità in più per migliorare la loro vita. Lo scorso anno arrivò alla nostra associazione una lettera di Don Zago, allora responsabile del centro di Cebu. Descrive la vita all'interno della comunità dei ragazzi del centro. Eccovela: Cebu, dicembre, 1999 Carissimi Sponsors dell'adozione a distanza, A NOME LORO. GRAZIE. Vostro aff.mo in Don Bosco Don Piero Zago ADOZIONI A DISTANZA |