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Progetto Pakistan (Estate 2010)

Un disastro senza proporzioni, senza precedenti. Le cifre sono enormi.

Alla fine 14 milioni di persone sono state colpite dalle recenti alluvioni. 14 milioni di disperati. Alle vittime delle piogge monsoniche, si aggiungono di ora in ora gli effetti mortali delle frane. Per gli aiuti umanitari è una corsa contro il tempo. La pioggia, in queste ore, è particolarmente intensa nel nord della valle di Swat, provincia di Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan. La regione, a vocazione agricola, è stata danneggiata dalle inondazioni. Il fiume Swat è esondato e 22 ponti dello stesso corso d’acqua sono stati inghiottiti dalla furia delle acque che stanno scorrendo giù verso i fiumi Kabul e Indo. Per l’Alto Commissariato per i rifugiati c’è carenza di cibo e medicine. Mancano l’energia elettrica e il gas. L’acqua potabile non è disponibile: i pozzi sono pieni di fango. Anche la capitale del Pakistan, Islamabad, è sommersa da piogge scroscianti.

L’Unhcr sta chiedendo più di 21 milioni dollari per rispondere ai bisogni urgenti della popolazione, compresi i rifugiati afghani e le comunità pachistane.
Anche la comunità salesiana di Don Bosco presente in Pakistan si è attivata immediatamente per portare i primi aiuti.
 
 
Don Pietro Zago, missionario Salesiano Italiano presente nel Paese dal 1999, direttore del Centro Don Bosco di Quetta, ci scrive:
 
    "Grazie a Dio la città di Quetta è stata fino ad adesso risparmiata, ma al nord è un disastro ed è caos assoluto. Accompagnato da alcuni amici mi sono recato presso alcuni campi per rifugiati messi su dal governo fuori dalla città. Mi ha impressionato il numero delle famiglie scampate all'alluvione a Sibi (localita' a 120 km da Quetta) che il governo ha ora trasportato nei dintorni di Quetta. Ora ci stiamo organizzando per assistere le famiglie piu' bisognose e numerose e per portare loro cibo a sufficienza per un mese: un sacco di farina (40 kg), olio per il chapati (pane), lenticchie, zucchero e the. In seguito ci impegneremo anche a procurare le medicine per gli ammalati. C'è tanta sofferenza attorno a noi che Don Bosco ci chiede di alleviare. Se ricevessimo offerte e donazioni per gli alluvionati siamo pronti ad aiutare centinaia e centinaia di famiglie sfollate. E’ stato già condotto un censimento generale per individuare le famiglie più bisognose, quelle con numerosi bambini, donne e persone anziane. I bisogni immediatamente rilevati sono stati quelli legati all'assistenza alimentare, distribuzione di generi di prima necessità, distribuzione idrica e medicine per un mese intero. Il clima mite rende il bisogno di vestiti meno urgente. Trascorso un mese di assistenza nei campi, l'obiettivo sarà di accompagnare, le famiglie presso le terre di provenienza, nei propri villaggi, e supportarli nella ricostruzione o riparazione delle proprie abitazioni. Don P. Zago”
 
Siamo certi che accoglierete questa richiesta di aiuti con la consueta intensità di offerte a vantaggio delle popolazioni colpite e vostro, infatti chi dona agli altri con generosità dona anche a se stesso.
 
Le offerte possono essere inviate alla Fondazione Mago Sales tramite:
BOLLETTINO POSTALE - c/c 42520288 -FONDAZIONE MAGO SALES ONLUS
BONIFICO BANCARIO: IBAN IT73X0306930530100000061253
CARTA DI CREDITO sul sito www.sales.it

Indicando come causale: PAKISTAN

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