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Progetto Kenya Marsabi

Completare la costruzione della scuola secondaria "bishopCavallera" a Karare – Marsabit nel nord del Kenya, al confine con l’Etiopia, nella zona desertica e tremendamente povera del Corno d’Africa.
Costo: € 20.000 circa


 

Referenti
Suore della Congregazione della Consolata, in particolare, si fa riferimento a Suor Serafina, missionaria in Africa.
L’opera di questa missione è anche affidata a don Rinino, prete diocesano di Cherasco

Descrizione della scuola sul territorio
La scuola esiste per aiutare le ragazze dei villaggi più remoti dei deserti del Chalbi e del Kaisut, le ragazze più bisognose.
La "BISHOP CAVALLEREA GIRLS SECONDARY SCHOOL" fu iniziata nel 2004 per volontà e tenacia di Mons. Ambrogio Ravasi allora vescovo di Marsabit e con l'aiuto delle Suore Missionarie della Consolata. L'obiettivo principale è quello di preparare donne leaders che, formate secondo i valori umani e cristiani possono in seguito aiutare le loro comunità a crescere e rinnovarsi nella fede, e vivere nel rispetto di tutte le persone al di là delle differenze etniche, di sesso ecc.
Nella scelta delle ragazze si cerca di privilegiare le più povere, le più bisognose di cure mediche e anche le più povere accademicamente, e questo per sottrarre il più possibile ragazze a matrimoni precoci ed offrire loro un futuro diverso e migliore. Nessuno può immaginare la gioia di queste giovani che vengono da situazioni di assoluta povertà e passano gli esami nazionali con voti che permettono loro di unirsi a quelle più emancipate nelle aule delle università.
La scuola è un convitto. Le 188 studenti sono tutte interne anche perché vengono da villaggi molto lontani. La scuola conta solo otto anni e si trova a a Karare, un villaggio a 20 km sud di Marsabit, un autentico pezzo di savanna, abitato prevalentemente da Samburu e Rendille, ma anche da enormi elefanti.

Lavori necessari al completamento dell’opera
Ci scrive suor Serafina:
“I lavori di costruzione e restauro non sono finiti.

  • L'acqua è il problema numero uno. Pensate che le nostre giovani in tempi normali ricevono circa tre litri di acqua al giorno per la loro igiene personale e il lavaggio dei loro indumenti. L'unica acqua possibile è quella piovana che raccogliamo in serbatoi di metallo di 48,000 litri l'uno. Al momento ne stiamo installando 2 per arrivare a 12, ma solo quando arriveremo a 20 la scuola sarà autosufficiente.
  •  L'elettricità, abbiamo bisogno di più pannelli solari e mulini eolici per poter avere luce ed energia motrice per un normale andamento della scuola.
  • La nostra vecchia landrover ci lascia spesso e volentieri sulla strada dove non c'è rete telematica e possibilità di comunicare. Ne abbiamo bisogno di una nuova, la macchina qui non è un lusso, è una necessità. Quando le ragazze si ammalano dobbiamo portarle a Marsabit, 20 km su una strada tutta corrugata, in una realtà dove il trasporto è quasi nullo ed è impossibile comunicare con cellulari ecc.
  • Sogniamo anche di avere installati qualche computer per iniziare le giovani a questi nuovi strumenti di comunicazione e di lavoro.

In questi anni abbiamo visto i miracoli della provvidenza compiersi in questo compound, siamo grandemente riconoscenti al Signore e a tutti quelli che aiutano nel suo nome. La Missione è di tutti e i modi di compierla sono molti, tutti quelli che l'amore di un cuore appassionato del regno può suggerire”.
Buon Natale!
Sr. Serafina Sergi MC

 

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