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Progetto Pakistan (Estate 2010)
Un disastro senza proporzioni, senza precedenti. Le cifre sono enormi....
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SITUAZIONEA motivo dell’emergenza della guerra in Afganistan, si è...
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SITUAZIONEAncora oggi per chi discende , via aerea, in...
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Notizie generali anni 1998 - 2000 La Cambogia ha...
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Non tutti i maghi vengono per nuocere… soprattutto se...
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Progetto Mucca e Chioccia
NUOVISSIMO PROGETTO 2005PROGETTO MUCCA E CHIOCCIA 1. IL RACCONTO DI...
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PROGETTI PROPOSTI DALLA FONDAZIONE MAGO SALES RICOSTRUZIONE DELLE CASE DOPO...
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SITUAZIONE L'isola dei Caraibi è a tutti nota per...
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El Salvador - San SalvadorMago Sales con i bimbi cintadela...
PROGETTO HAITI (Inverno 2010)
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La Colombia, nel mondo, viene per lo più associata alla...
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Brasile - BelemEntrata del centro Pro Menor Brasile -...
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SITUAZIONELa Bolivia, al confine con il Perù, il Brasile,...
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Giovani del Centro de Dìa Giovani del Centro de...
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Argentina
Giovani del Centro de Dìa |
Giovani del Centro de Dìa |
La storia dell'Argentina è a tutti nota per i ripetuti sistemi di dittatura. Attualmente i telegiornali italiani ci presentano la Plaza de Majo, antistante alla "Casa Rosada", carica di manifestanti: sono le madri o le mogli dei numerosi desaparesidos (scomparsi durante il regime militare) che chiedono ancora giustizia. Questa è storia. Purtroppo quasi nessuno parla della situazione attuale dell'Argentina sull'orlo di un disastro finanziario e sociale. Secondo molti il paese non ha prospettive di migliorare. Il debito pubblico, come la disoccupazione stanno raggiungendo livelli spaventosi. Il domani preannuncia più fame e più miseria. Anche se il presidente Fernando de la Rua sta cercando di porre un riparo all'aumento della miseria nelle città (soprattutto in Buenos Aires) con una politica di assistenza sociale, il disagio giovanile si fa sentire ogni giorno di più. Sono in aumento i ragazzi di strada, la prostituzione e l'uso della droga, in particolare quello della colla (la droga dei poveri). I Salesiani arrivarono nel Paese 125 anni fa. Furono i primi missionari mandati da Don Bosco. Attualmente si trovano un po' in tutto il Paese, ma la loro presenza è richiesta in modo particolare nelle periferie delle grandi città come Buenos Aires, ed è proprio qui che ha inizio l'Opera di Don Bosco per i ragazzi di strada.
ADOZIONI A DISTANZA Inizio anno 2001 – Terminato nel 2003 per chiusura opera.
OBIETTIVI |
LA METODOLOGIA La metodologia per il Progetto si ispira al carisma di Don Bosco. Don Bosco fu per i giovani "casa, cortile, scuola, parrocchia". Per questo, Salesiani ed educatori laici, desiderano essere per questi bambini "strada, casa, scuola, Buona Novella", attuando, soprattutto, la pratica oratoriana. Il Progetto segue la linea del Sistema Preventivo di Don Bosco: "Amore, Ragionevolezza e Fede". La metodologia ha quattro tappe fondamentali: |
Giovani dei Pequenos Hogares |
Il lavoro nelle strade dove ci si accosta ai bambini nel loro ambiente "naturale". Si prendono, cioè, contatti con i bambini che vivono nella stazione e nella piazza di Constituciòn e Once e si cerca di stabilire un contatto affettivo ed educativo di conoscenza e confidenza con loro. Si crea, anche, un avvicinamento con le famiglie dei ragazzi che vivono per le strade. Tutti i giorni l' "Equipe della Strada", composta da due o tre educatori, li va a trovare e dialoga con loro; li distoglie da quello che è il loro ambiente a rischio, offrendo il mate [bevanda simile al te] o organizzando partite di calcio o, semplicemente, chiacchierando con loro. Vengono così create attività educative e pastorali in spazi aperti. Insieme con altri organismi di diritti umani e congregazioni religiose di suore (Adoratrici e Oblate) si lavora per difendere i loro diritti e impedire che finiscano nelle grinfie della Polizia di Stato o dei Tribunali minorili. Poi si continua con il secondo passo: il Centro de Dìa (centro diurno) Questo è frequentato da giovani di diverse età provenienti dalla strada. Si tratta di uno spazio a porte aperte dove i bambini ricevono indumenti, cibo, medicine; dove vengono svolte attività ricreative come il gioco, lo sport, giochi da tavola e da salone insieme ad attività scolastiche e creative come il disegno o la pittura. L'assistenza permanente degli educatori è la regola base di questa pedagogia. Senza di essa non è possibile, per i ragazzi, entrare e convivere all'Hogar. Per loro viene creato un clima familiare e allegro, con delle norme di convivenza capaci a favorire il rispetto reciproco. Insieme al Centro de Dìa si propoAne ai ragazzi la presenza nel Centro de Noche (Centro notturno). Qui si offrono buone condizioni (serenità, intimità, riposo, ecc.) per superare i pericoli notturni (furti, droga, ecc.). Si cerca di potenziare gli aspetti positivi che permettano ai bambini di maturare i loro progetti di vita. Il quarto passo è l'inserimento dei bambini nei Pequenos Hogares. Questo è uno spazio educativo di preparazione e inserimento nel mondo del lavoro. Si fa in modo che i ragazzi vivano uno spirito di famiglia e svolgano attività comuni di studio, lavoro, vita sociale, sport e ricreazione. Si tratta di un sistema di "porte aperte", che si inserisce in un cammino di ricerca e incontri con le famiglie, di salvaguardia della salute, di attenzioni sulla scolarità. I Pequenos Hogares favoriscono la preparazione e maturazione di un progetto di vita. Si è scelto di ubicare i Centri in quartieri popolari per dare la possibilità di inserirsi nella comunità. |
a) le zone di Constituciòn e la Boca della città di Buenos Aires, nelle quali si trovano : - Un Centro de Dìa - Piedras 1597 - Un Centro de Noche - Piedras 1597 - Un Hogar - Rocha 1180 b) la zona della Matanza nel sobborgo di Buenos Aires nella quale si trovano: |
Bambini di strada |
RISULTATI Attraverso più di dieci anni di un continuo accompagnamento dei ragazzi nelle diverse tappe del progetto, sono passati approssimativamente 500 giovani i quali hanno scelto la libertà e, in base alle loro possibilità, una tra alcune delle seguenti alternative: - Ritorno alla propria famiglia - Costituzione del proprio Hogar (spazio fisico) - Costituzione della propria famiglia (spazio affettivo) - Inserimento stabile all'interno dell'Istituzione Salesiana, o in altre diverse Istituzioni - Permanenza nelle strade con accompagnamento dell'Istituzione. |
Il Mago Sales con i bambini di strada |
Spettacolo del Mago Sales in uno dei Centri dell'opera Don Bosco |
ASSOCIAZIONE MAGO SALES
Nel Novembre del 2000, il Mago Sales decise di andare in Terra del Fuoco (Argentina), dove 100 anni fa si recarono i primi missionari Salesiani di Don Bosco. Qui farà numerosi spettacoli per i ragazzi delle scuole e per le comunità parrocchiali. Tutto bene, anche se non incontrerà più nessun Indios,ormai completamente scomparsi. In conseguenza, però, di uno sciopero dei servizi aerei, il mago Sales sarà obbligato ad abbreviare la sua permanenza nella Terra del Fuoco e far ritorno a Buenos Aires due giorni prima della partenza definitiva dall'Argentina. Ancora una volta la Provvidenza darà una maAno all'Associazione nel trovare nuove vie per aiutare i ragazzi bisognosi. Infatti, in quei due giorni di riposo forzato, il Mago Sales sente parlare di un progetto per i ragazzi di strada. Incontra il Padre Morena, responsabile dei centri "Hogar" e visiterà i centri in Buenos Aires. Ne resterà ammirato per l'opera svolta dai numerosi volontari. Naturalmente vi farà uno spettacolo di giochi di prestigio e ritornerà in Italia con una promessa: aiutare anche questi ragazzi. La promessa si sta concretizzando. Infatti, con i soldi raccolti a seguito di ogni spettacolo del Mago Sales nelle scuole d'Italia, viene aiutato un ragazzo delle strade di Buenos Aires. Ora sono già più di 30 i giovani aiutati da altri ragazzi delle scuole d'Italia e si sta creando un ponte di solidarietà tra le nostre aule e i centri "Hogar" dell'Argentina. Così alcune scuole d'Italia hanno un ragazzo in più tra i propri banchi e le strade di Buenos Aires un ragazzo in meno.