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NUOVISSIMO PROGETTO 2005
PROGETTO MUCCA E CHIOCCIA

1. IL RACCONTO DI NATALE – AMBIENTAZIONE

Mariarosa e Serafina

C’era  una  volta una grande fattoria in cui tutto a prima vista funzionava benissimo.  Ma  sotto  l’apparenza  tranquilla  e  laboriosa  si  celava un profondo scontento. Gli animali della fattoria si sentivano sfruttati dagli uomini. Nella stalla, nei recinti e nell’aia si formavano spesso capannelli
di dimostranti che polemizzavano con foga.

“Ci  prendono  il  latte  e poi ne fanno formaggi puzzolenti!” muggivano le mucche.
“A noi portano via tutte le uova!” strillavano le galline.

“E  a  noi, allora?” grugnivano i maiali. “Ci portano via tutto, ma proprio tutto!”

  1. conigli  gemevano  e le oche starnazzavano, per non parlare dei piccioni che  solidarizzavano,  dei cavalli, delle capre e dei tacchini, preoccupati più di tutti dall’imminente Natale.


“Adesso  basta!”  gridò,  un  giorno,  Fiorello,  un  maialino  dal  codino impertinente.
“Scioperiamo. Non facciamo più uova!” proposero le galline.

“Niente più latte, niente più burro!” proclamarono le mucche.

  1. proprio  in  quel  momento,   gli  uomini rovesciarono il mangime nelle conche  dei  maiali  e  delle  galline   e  portarono fieno profumato nelle greppie delle mucche.

“Pappatoria!”   strepitarono  tutti  insieme  gli  animali  e  urtandosi  e spintonandosi si precipitarono a mangiare.

  1. mezzo  all’aia  rimasero  solo  in  due:  Mariarosa,  una giovane mucca battagliera   e  Serafina,  una  gallina  rossa  dalle  piume  perennemente arruffate.

“Io ho deciso: me ne vado!” disse Mariarosa.

“Vengo con te” fece Serafina.

“Raggiungeremo la terra dei liberi animali” propose Mariarosa.

“Approfittiamo dell’ora di pranzo e raggiungiamo il bosco. Passerà un sacco di tempo prima che si  accorgano della nostra mancanza…” disse la gallina.

“Tu volerai fra gli alberi e segnalerai eventuali inseguitori”.

“Non sono molto allenata, ma ci proverò”.

lucertoloni e gattoni.

  1. inosservate  lo  steccato  e  si immersero nell’ombra fresca del bosco. Cominciò così la loro avventura.

Scoprirono presto che era molto facile non attirare l’attenzione. Mariarosa si  confondeva  con le tante mucche al pascolo, le seguiva all’abbeverata e talvolta anche nella stalla quando pioveva. A Serafina bastava ancora meno. Non si fermarono mai. Camminarono e camminarono, per mesi.
“Andiamo nella terra degli animali liberi” raccontavano a tutti.

  1. i  campi  coltivati  lasciarono il posto ad una vasta savana di erba  e  cespugli  inondata dal sole. I profumi erano intensi e talvolta il terreno  rimbombava  percosso  da qualche mandria in corsa. Mariarosa fiutò l’aria,  alzò  la testa e con aria soddisfatta lanciò un sonoro “Aaaaah” di soddisfazione.

“Secondo me, siamo arrivate!”

  1. imbatterono  in  alberi  strani,  i più larghi che avessero mai visto e anche in una tribù di scimmie. Mariarosa e Serafina le fissarono  con  stupore.

“Hanno  la  stessa  aria  imbecille  degli  uomini  della  fattoria”  disse Serafina, che aveva il becco avvelenato.

“Ragione di più per non fidarsi troppo” replicò Mariarosa.

Il caldo fece venire una gran sete alle due fuggitive che si affrettarono a cercare  una  pozza  d’acqua.  Seguirono  le  tracce  di  altri  animali  e arrivarono  ad  un  fiume  ampio  e  placido.  Sulla  riva  si trovarono in compagnia  di una serie di gazzelle, bufali, antilopi. Mariarosa e Serafina
cominciarono  a salutare educatamente, ma gli altri animali avevano un’aria stranamente guardinga.

“Sembrano  impauriti”  disse  Mariarosa.  In  quel momento due terrificanti mandibole si chiusero a pochi centimetri dal suo muso immerso nell’acqua.

“Lo  credo,  guarda  che lucertole vivono da queste parti!” disse Serafina, che aveva una filosofia tutta sua ed era anche un po’ miope.

  1. quel  momento,  una  serie di tonfi si ripercosse tra gli alberi. In un attimo  tutti  gli  animali  sparirono  nel  folto  della giungla. Anche il coccodrillo  si immerse nell’acqua profonda. Rimasero solamente Mariarosa e Serafina incuriosite e sorprese.
  2. dopo  capirono  il perché del fuggi fuggi: dalla giungla emersero e i lunghi  baffi  e il testone di una enorme tigre che fissava la gallina e la mucca con palese appetito.

“Ecco  un  gatto  che ha preso troppe vitamine” sentenziò Serafina, che non aveva paura di nulla al mondo.

“Saremo  noi  le sue vitamine se non ci diamo da fare” disse Mariarosa, che grattò  con  lo  zoccolo  il  terreno  e  abbassò  le corna, preparandosi a combattere.

  1. tigre  si  avvicinò con aria sorniona. “Che cosa vuoi?” chiese Serafina con aria bellicosa.
    “Mangiarvi, naturalmente”.

“Perché?”

“Perché  è  la  legge  della  giungla,  mi pare ovvio”  concluse la tigre e sbadigliò. Poi puntò decisa verso Mariarosa, ma fece l’errore di non badare a  Serafina  che  gli volò contro come una furia con il becco affilatissimo per le tante ore passate a beccare fra i sassi dell’aia.

“Banzai!”  La  gallina colpì la tigre in pieno naso, il punto più sensibile del povero felino che cominciò a strepitare e a lamentarsi.

“Ahi! Il mio povero naso! Ahia! Non male… Che dolore pazzesco!”

“Ti  serva  di  lezione, brutto gattone prepotente!” urlò la gallina dietro alla tigre che scappava umiliata.

  1. ringraziò  l’amica,  ma aveva l’aria delusa: “Nella fattoria gli uomini  ci  sfruttano,  nella terra degli animali liberi ci mangiamo. Ma che razza di destino è mai questo?”

Un vocione profondo interruppe le sue meditazioni: “C’è un buon destino per tutti, cara cugina”.
Era  un  grosso  bufalo  nero  dall’aria saggia, che continuò: “Siamo fatti tutti  per  qualcosa  di  importante.  Basta trovarlo. Perché non andate al villaggio degli uomini che sorge oltre la curva del fiume? Capirete tutto…”

  1. e  Serafina  ripartirono  e arrivarono al villaggio degli uomini scortate dalle scimmie che adesso le trattavano con molto rispetto.
  2. spettacolo  che  si  trovarono davanti stringeva il cuore. Al villaggio tutti  erano  tristi  e  spaventosamente magri. I bambini avevano i visetti smunti e gli occhioni pieni di malinconia.

In precedenza c’era stata una grande pestilenza che aveva ammazzato tutti gli animali da latte; anche le galline erano morte e gli abitanti del villaggio non riuscivano più a trovare latte, uova e un po’ di carne per sfamare i loro piccoli.

Nella terra dei liberi animali.

“Qui sì che ci vuole il mio buon latte supervitaminico!” disse Mariarosa.
“E le mie uova superenergetiche” continuò Serafina.

  1. misero all’opera, subito e la vita sembrò tornare nel villaggio, mentre alcuni bambini tornarono a giocare.

Ma che potevano fare una mucca e una gallina soltanto?

“Dobbiamo farlo sapere a tutte le mucche del mondo” disse Mariarosa.

“E  a  tutte  le  galline! - continuò Serafina - e poi io conosco un mago, il mago Sales, che può fare una grande magia per questo paese”.

“E quale magia? “ chiese Mariarosa.

“Questo mago ha il potere di invitare i grandi e piccini alla solidarietà e di raccogliere fondi per un grande progetto di ripopolamento degli animali nei villaggi di questo paese: la Cambogia” disse Serafina che voleva sempre avere l’ultima parola.

2. IL PROGETTO - REALIZZAZIONE

  1. MUCCA… un bene prezioso perché:

- Un tempo riscaldò anche il Figlio di Dio.

- In India è talmente importante da essere considerata sacra.

- Ora, nell’era dei computer, è relegata a semplice bene di consumo.

Nessuno, neppure più i bambini, la conosce e la ritiene importante.

In certi paesi del mondo, però, essa è ancora fondamentale:

dal suo latte dipende la sopravvivenza di tanti bambini;

dalla sua fatica, viene dissodata la terra, che produce alimento per l’uomo.

Questo paese è la Cambogia con i suoi abitanti dediti quasi esclusivamente all’agricoltura.

In occasione del Natale 2004, la nostra Fondazione ha proposto di aiutare una famiglia cambogiana, donando un bene per lei essenziale: una mucca o alcuni pulcini.

Come un tempo, Gesù Bambino venne salvato dalla presenza di alcuni animali, così, ora, gli stessi animali, attraverso un tuo piccolo aiuto, possano salvare una nuova famiglia del mondo.

Puoi contribuire alla realizzazione di questo progetto con:

-100 euro per l’acquisto di 1 mucca

- 25 euro per l’acquisto di 1 aratro

-10 euro per l’acquisto di 2 pulcini ed un sacco di mangime

- 5 euro per l’acquisto di 2 pulcini

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