MAGO SALES nei MEDIA (TV e giornali) - testimone del sorriso e della meraviglia ai bambini del mondo
Nel mese di maggio il mago Sales, don Silvio ha partecipato ad alcune trasmissioni televisive, raccontando la sua storia di prete e di mago, naturalmente con l'esecuzione di alcune particolari magie.
Alla seguente pagina del sito potete rivederne l'esecuzione: http://www.sales.it/index.php/fondazione-2/video
scegliendo i seguenti filmati
01- 02 - 03 Le magie di mago sales "nel cuore dei giorni su TV2000 lunedì 20 maggio
I fatti vostri mercoledì 22 maggio 2013 con Magalli
Inolltre sono apparsi numerosi articoli su quotidiani e riviste, tra cui il settimanale "OGGI":
Articolo di "OGGI"
CHE MAGIA! QUI TORNANO TUTTI BAMBINI
Nel museo di Cherasco si possono incontrare i grandi prestigiatori, perdersi in foreste da favola e vedere la gente volare, tutto merito del Mago sales, al secolo don Silvio mantelli che da vent’anni gira il mondo con spettacoli a fin di bene e che adesso ha realizzato il suo sogno.
VIAGGIO NEL MUSEO DELLA MAGIA
Cherasco (Cuneo), maggio benvenuti nella Casa del Sorriso!», dice il mago Sales mentre apre la porta del Museo della Magia che ha inaugurato a Cherasco il 27 aprile 2013. «Ma ora entrate, lasciatevi meravigliare, immaginate di essere dei bambini! ». Varcata la soglia ci
acccoglie una ricostruzione della Bocca della verità, il mascherone in marmo che si trova nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma. E poi una statua del mago Sales che parla e si muove. Sales, quello vero, ci sorride e dice: «Da qui non si torna più indietro!».
10 MILA SHOW IN PIÙ DI 30 PAESI
Dopo pochi metri ci troviamo in una fiabesca foresta innevata, con alberi dalle foglie dorate. Una neve che, abbassate le luci, brilla come se fosse costituita da milioni di piccole lucciole. Accanto agli alberi, piccoli schermi lcd mostrano la storia dell'illusionismo. Ci raggiungono quattro bambini, ospiti del Museo della Magia. Sono vestiti da piccoli maghi e hanno gli occhi pieni di stupore. Continuano a fare domande. «I bambini sono il nostro bene più grande», dice con un sorriso contagioso sul viso. Porta un cilindro, una giacca multicolore e in mano tiene una bacchetta magica. Il mago Sales, al secolo don Silvio Mantelli, 69 anni, è ormai una leggenda. Si è appassionato alla magia da bambino e ha fatto il suo primo spettacolo a 13 anni con il nome di mago Mandrake. A 19 ha ricevuto in sogno la vocazione ed è entrato in noviziato dai salesiani, per poi venir consacrato sacerdote nel 1973. Laureato in Teologia e in Pedagogia, si definisce «prete per vocazione e mago per passione». Nel 1993 ha iniziato a viaggiare facendo spettacoli di magia (circa 10 mila in oltre 30 Paesi) a scopo benefico per i bambini poveri delle missioni. «Uso una sorta di baratto», dice. «A chi mi aiuta nel mantenere le promesse fatte ai bambini, regalo lo spettacolo». Di magia, don Silvio se ne intende parecchio. Il The Magic Circle di Londra, la Mecca degli illusionisti internazionali, lo ha inserito tra i migliori del mondo ed è stato anche maestro del famoso trasformista Arturo Brachetti. E si è esibito per Madre Teresa. «Era come una bimba felice di fronte ai miei trucchi», ricorda don Silvio. «Non mi lasciava più andare via. Mi ha tenuto con sé 15 giorni e mi portava a esibirmi negli ospedali e nei lebbrosari».
Don Silvio, ci parli di questo progetto.
«Nasce da un sogno. Prima questo era un edificio abbandonato, una vecchia scuola materna. Cinque anni fa l'idea di costruire qui a Cherasco, nel cuore delle Langhe, un quartier generale che facesse da riferimento alla magia e alla solidarietà. Grazie a tanti benefattori, al Comune e all'impegno dei volontari, è nata la Casa del Sorriso che si articola nel Museo della Magia, in un teatro e in una scuola che formerà chi poi andrà a fare animazione ne li ospedali, negli oratori o nelle missioni. ~ un percorso nel mondo della magia e della fantasia. Chi entra deve farlo con la curiosità del bambino. L'animo del bimbo è quello che si apre alla vita, con gli occhi e la bocca spalancati. Anche noi possiamo imparare di nuovo a provare stupore. E, per fare questo, protagonisti e guide saranno proprio i bambini. Ecco, abbiamo lasciato la foresta incantata, ora entriamo nella Biblioteca. Contiene oltre 18 mila volumi sui giochi di prestigio ed è la seconda al mondo per numero di libri. La prima è quella di David Copperfield. Questi libri sono consultabili e siamo pronti a ospitare ricercatori o tesisti». Una porta conduce nella sala dove ci sono le statue dei più grandi illusionisti della storia come Houdini, Tobias Bamberg, Georges Melies, David Copperfield, Silvan e anche don Giovanni Bosco.
Don Bosco faceva il prestigiatore?
«Certo. Ed era anche molto bravo. Era affascinato dagli illusionisti che arrivavano dalla Francia e che si esibivano sui sagrati delle chiese. Ancora prima di diventare religioso, Giovanni Bosco si era accorto che la gente era attratta più dai saltimbanchi che dalle prediche dei sacerdoti. E allora, si disse, perché i preti non diventano interessanti come gli artisti di strada? Così aveva imparato a fare i giochi di magia, a camminare su una corda legata tra due alberi. Sfidò anche veri saltimbanchi. E quando aveva su di sé l'attenzione del pubblico, ecco che leggeva il Vangelo, faceva recitare il Rosario, invitava ad andare
a Messa. Aveva un successo enorme».
Ma questo non è un museo convenzionale.
«Esatto. Non è un luogo con reperti chiusi in bacheche. Tutto è a misura di bambino, molto visivo, interattivo. Accadono magie, ci sono effetti speciali, animazioni, spettacoli. I bambini possono partecipare alle magie usando monitor touch-screen. Abbiamo poi ricreato nei dettagli la stanza di New York in cui le sorelle Margaret, Kate e Leah Fox, le fondatrici dello spiritismo, facevano le sedute spiritiche alla metà del 1800. Ci sono tavoli che si muovono, un pianoforte che suona da solo e immagini che compaiono sulle pareti. Nella realizzazione del Museo mi hanno dato prezioso aiuto Alessandro Marrazzo, famoso scenografo cinematografico, e l'architetto Cristiano Isnardi. Si tratta di un progetto in continuo divenire: ho idea anche di realizzare una rassegna di teatro dei burattini, per togliere un po' i bambini dalla televisione».
Sempre nello spirito della solidarietà
Ovviamente. La mia è sempre stata una magia per la vita e anche questa struttura è finalizzata alla solidarietà. Io ho avuto tanto dalla vita. Ho avuto la possibilità di imparare a divertire divertendomi a mia volta, ed è naturale che cerchi di dare qualcosa agli altri. Anni fa ho anche fondato Magiciens sans Frontières, una organizzazione di cui fanno parte oltre 400 fantasisti, prestigiatori, giocolieri che organizza spettacoli nel mondo raccogliendo fondi per i bambini poveri o ammalati».
Qual è il segreto della sua energia?
«Il sorriso dei bambini è la mia ricarica. Un giorno ho incontrato lo scrittore Dominique La Pierre che mi ha detto: "Tu hai una fortuna enorme. Perché facendo sorridere nella sofferenza, in un certo senso riesci già a guarirla". Il sorriso è una medicina favolosa».
Nicola Allegri
UNA MAGIA PER LA VITA - FESTA DELLA FONDAZIONE MAGO SALES 17° edizione
Il mago sales ringrazia tutti i volontari e artisti che, con la loro presenza gratuita e professionale, hanno trasformato una giornata di festa in una domenica veramente magica e indimenticabile. Grazie a tutti voi abbiamo regalato un sorriso ai bambini del mondo.
RACCOLTI 7661,93 €
COLLE DON BOSCO 12 maggio 2013
LA MAGIA INCONTRA LA SOLIDARIETA' SULLE ORME DEL GIOVANE DON BOSCO.
Alla pagina Manifestazioni del sito trovi tutte le foto e i commenti della festa: http://www.sales.it/index.php/fondazione/manifestazioni/136-17-raduno-al-colle-don-bosco-12-maggio-2013
Mago Sales sarà ancora una volta il protagonista della giornata «Una magia per la vita» al Colle Don Bosco. La Terra dei Santi è pronta a ospitare la manifestazione di domenica. Sul sagrato della basilica inferiore dei Becchi
Un'arte diventata simbolo di solidarietà e di progetti umanitari che oggi sono una realtà.
La magia in aiuto dei bambini più poveri del mondo da sempre contraddistingue don Silvio Mantelli, da 40 anni salesiano missionario sono attesi oltre 400 artisti e migliaia
di spettatori. A organizzare l'evento la Fondazione Mago Sales per ricordare «che 200 anni fa nei prati del Colle un giovane Giovanni Bosco amava stupire i suoi coetanei con trucchi e magie». Molti gli artisti amici di don Silvio: tra di loro Arturo Brachetti già ospite a Castelnuovo Don Bosco in passate edizione di «Una magia per la vita». La giornata all'insegna di trabocchetti, cappelli a cilindro e pozioni magiche, prenderà il via alle 10 con l'esibizione sul piazzale del tempio di prestigiatori, trucca bimbi, giocolieri, acrobati. E ancora clowns e numerosi volti noti del mondò della magia da tutta Italia. Tra gli altri ci saranno i circoli magici di Milano, Genova, Roma e Bologna, Vip Clowns, Quelli del Botto e I Familupi. «Una vera e propria carrellata - anticipa Mago Sales - di grandi artisti che animeranno l'atmosfera». Alle 12 la messa celebrata da don Sil-vio Mantelli con il coro gli Alunni del Cielo.
Dalle 15 spazio al Gran galà della magia presentato e coordinato da Walter Rolfo, mago torinese, noto per la sua partecipazione alla trasmissione di Rai di Raffaella Carrà «Carramba che fortuna» nelle vesti di carramba boy. Il giovane artista che, nel 2015 organizzerà i mondiali di magia in Italia, presenterà i testimonial della Fondazione Mago sales. Sul palco si alterneranno: Alexander, Mirko Menegatti, Walter Maffei, Carlo Cicala, Andrea Pretrosillo, Jonny Magich, Mago Sales, Lord Nobody e Lilyth. Ospite d'onore Arturo Brachetti.
Da "La Stampa Asti – venerdì 10 maggio 2013
17° festa della Fondazione mago Sales
La FONDAZIONE MAGO SALES
Domenica 12 maggio 2013
“Dopo il grandissimo successo dell’apertura del museo della magia a Cherasco”
vi invita
al Colle don Bosco per la Festa “una magia per la vita”
17° edizione 2013
PROGRAMMA
Sabato 11 maggio
Accoglienza presso la cascina dei salesiani per la serata e per notte. E’ d’obbligo la prenotazione entro giovedì 9 maggio
Domenica 12 maggio
Ore 9: Accoglienza e consegna degli omaggi
Ore10: Esibizione sul piazzale del Tempio di prestigiatori, clowns, trucca bimbi, giocolieri ed acrobati provenienti da tutta Italia. Hanno già dato la loro adesione i seguenti gruppi: Circolo Amici della Magia di Torino, Quelli del Botto, I Familupi, Comunità Papa Giovanni, Vip Clowns, Circolo magico Artigiano, Circolo illusionisti Piemonte, Circoli magici di Milano, Genova, Roma, Bologna,Brescia., ecc.
Ore12: Santa Messa celebrata da don Silvio Mantelli (mago Sales) ed animata dal coro “ GLI ALUNNI DEL CIELO”, con la partecipazione dei numerosi artisti, «rigorosamente con abito di scena».
Ore 15: GRAN GALA’ DELLA MAGIA
Walter Rolfo (organizzatore nel 2015 dei mondiali di magia in Italia) presenterà i testimonials della Fondazione Mago Sales.
Tra gli ospiti: Alexander, Mirko Menegatti, Lord Nobody, Walter Maffei, Carlo Cicala, Andrea Petrosillo, Jonny Magich, Mago Sales, Lilyth
I contributi raccolti verranno interamente destinati per i progetti umanitari della Fondazione Mago Sales: costruzione di una scuola in Uganda a Gulu e per la costruzione di una casa di prima accoglienza in Mozambico.
Avviso importante:
PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO
Non è necessario prenotare. Consegna dei biglietti ingresso allo spettacolo del pomeriggio a partire dalle ore 10. Siete pregati di prenotare i vostri posti al mattino.
PARTECIPAZIONE DEGLI ARTISTI
I gruppi sono pregati di dare la loro adesione entro il 9 maggio, in modo da organizzare al meglio la manifestazione e preparare un comunicato stampa con i nomi dei vari circoli partecipanti. Ad ogni gruppo verrà offerto: biglietto ingresso galà del pomeriggio, il libro dei primi dieci anni, l’attestato di “Magiciens sans Frontieres”, il video dell’intera giornata magica.
Per aggiornamenti: consulta il sito www.sales.it
Info: Fondazione mago Sales – e-amil Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel 011 9538353 – 335 473784
INAUGURAZIONE MUSEO DELLA MAGIA
Sabato 27 aprile 2013
INAUGURAZIONE E APERTURADEL MUSEO DELLA MAGIA
CHERASCO (Cn) via Cavour, 35 nell’ex asilo
Saranno presenti personalità nazionali e internazionali del mondo magico (Silvan, Raul Cremona, mister Forest, Marco Berry, Alexander, ecc) ,giornalisti accreditati e televisioni nazionali, autorità civili e amministrative e tantissimi curiosi che non hanno mai smesso di sognare e provare, ancora, meraviglia.
Programma:
- Sabato 27 ore 16: INAUGURAZIONE
Quindi: a partire dalle ore 16,30, porte aperte al pubblico dei visitatori
- Domenica 28 aprile ore: mattino 9,30 – 12,30 ; pomeriggio 15 – 18
continua la visita al museo con percorsi guidati e spettacoli di magia
- Il museo, con lo stesso orario, resterà aperto per tutto il mese di maggio, eccetto che al lunedì (giorno di chiusura).
Maggiori informazioni su orari, prenotazioni e visite a partire dal mese di giugno sul sito: www.museomagia.it
Il museo, unico in Europa, prevede un percorso storico e didattico tra illusione e realtà. Adulti e bambini immersi in un contesto fiabesco, potranno vivere un'esperienza unica, ripercorrendo le vicende dei grandi maghi, osservando spettacoli e rappresentazioni sceniche, sperimentando effetti magici. Il Museo, frutto dell'intensa attività condotta da don Silvio Mantelli, in arte Mago Sales, “missionario della gioia” è uno dei tasselli del grande progetto di educazione ai “valori d’un tempo”, quali l’attesa, la meraviglia, l’ascolto, la partecipazione e la solidarietà. E’ questo lo spirito che anima il nuovo museo, sostenuto e promosso da personalità di grande successo quali, tra gli altri, Arturo Brachetti, allievo del Mago Sales. La realizzazione scenica è stata di Alessandro Marrazzo.
Il Museo, con una superficie di più di 1.500 Mq. si articola in 4 sale tematiche e altrettanti percorsi, allestiti scenograficamente, in grado di suggestionare e coinvolgere il visitatore. Completano lo spazio museale un grande teatro adibito a spettacoli di illusionismo, una biblioteca interamente dedicata al tema “magia”, con oltre 18.000 volumi consultabili per studio e ricerca e la cappella “magica” del mago Sales.
E… ricordate che tutto quello che vedrete sarà autenticamente falso, ma estremamente divertente e arricchente.
AUGURI IN CRISTO RISORTO
Auguri di Buona Pasqua da tutti i volontari della Fondazione Mago Sales e dai bambini del mondo.
“Andate, Correte... Annunciate ai piccoli e ai grandi che Cristo, nostra pace,
è Risorto"
Pasqua di Risurrezione: Compleanno della vita
Dona
Ad ogni prato le sue pratoline,
ad ogni albero i suoi frutti,
ad ogni muro la sua lucertolina,
ad ogni ruscello i suoi sassi,
ad ogni fosso la sua lumachina…
ad ogni bimbo la sua trottola
ad ogni vecchietta una carezza,
ad ogni giovane la speranza
ad ogni malato la tenerezza.
ad ogni guerra la tua condanna,
ad ogni ingiustizia il tuo “Guai a voi”,
ad ogni moribondo la tua pace
ad ogni croce la tua RISURREZIONE
SPETTACOLO DI MAGO SALES A TORINO
DOMENICA 17 MARZO ORE 16 presso STEAMBOAT - via Po, 53 Torino
Siete tutti invitati
MAGO SALES A RAI2 "SULLA VIA DI DAMASCO - sabato 9 febbraio 2013
Alla pagina http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-252cbb2c-b93b-46e5-9af1-09e0daae078d.html
Potete vedere la registrazione Rai con mago Sales sul tema "IL DONO DEL SORRISO"
la trasmissione è andata in onda sabato 9 febbraio 2013 su Rai2 -"Sulla via Damasco" con Mons. giovanni d'Ercole"
ACQUA: NUOVO PROGETTO DI SOLIDARIETA' 2013
La Fondazione Mago Sales si impegna a realizzare per il nuovo anno 2013 due grandi progetti in Africa (Nord del Kenya) a beneficio di popolazioni che soffrono tutt'ora la sete.
1° Progetto: Continuiamo ad sostenere l’opera di suor Serafina, missionaria della Consolata in Kenya per la costruzione di tanks (grandi vasche per la raccolta e conservazione dell’acqua piovana).
2° Progetto: Aiutiamo fratel Argese, missionario laico della Consolata, a ricostruire una diga per dare acqua e vita alle 250.000 persone dell’area di Mukululu nel Nyambene, Meru, Kenya.
Alla seguente pagina del nostro sito
http://www.sales.it/index.php/fondazione/giornalino/SSB63.pdf
e cliccando sul "giornalino n. 63", potete leggere in modo più dettagliato tali progetti.
La Fondazione, con don Silvio, ringrazia quanti vorranno offrire il loro contributo per migliorare la situazione di estrema precarietà e povertà in cui si trovano a vivere queste pipolazioni dell'Africa. Anche una sola goccia donata a un piccolo della terra, migliora il mondo e noi con lui.
L’acqua un bene prezioso.
L’acqua è fonte di vita. Da lei dipende l’esistenza di ogni essere vivente e l’elemento umano non fa eccezione. E’ il bene più prezioso che abbiamo… ma non sempre ce ne rendiamo conto. Per anni è stata considerata un bene di scarso valore in quanto ritenuta di fatto inesauribile e di nessun costo reale.
L’acqua è un diritto di ogni essere vivente, ma, ancora oggi, troppe persone nel mondo non hanno questo diritto.. . il diritto alla pioggia. Gli orchi delle favole sono reali e detengono un potere sulle acque del mondo, forse, anche solo per il privilegio di abitare in zone della terra con sovrabbondanza di questo bene. E noi abbiamo questo privilegio.
Le stime medie indicano un consumo di 350 litri d'acqua al giorno per una famiglia
canadese, di 165 per una europea e di 20 litri per una famiglia africana… troppo poco.
Attualmente un abitante della terra su cinque non ha acqua potabile a sufficienza: 1,2
miliardi di persone.
In 29 Paesi il 65% della popolazione è al di sotto del fabbisogno idrico vitale.
Oltre 1 miliardo di persone beve acqua "non sicura" e 3,4 milioni di persone ogni anno (5 mila bambini al giorno) muoiono a causa di malattie trasmesse dall'acqua.
Di fronte a questa catastrofe umana, nessuno può restare indifferente. Anche un solo bicchiere d’acqua dato a chi ha sete ritorna alla terra e la fa germogliare, migliorando il mondo intero. Ognuno di noi deve sentire questa grande responsabilità umana e cristiana.
Il Cristo in croce implora: “Ho sete”… e il Cristo oggi è presente in ogni piccolo della terra che soffre per la mancanza di questo suo inalienabile diritto.
UNA MAGIA PER LA VITA Vita Pastorale febbraio 2013
Una magia per la vita
Proposta di don Silvio: prete salesiano per vocazione e mago per passione.
UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO
Con una valigia, piena di magie e un libro di poesie, ha fatto più volte il giro del mondo: si è esibito nelle Ande boliviane e nelle favelas brasiliane, nei villaggi africani della Nigeria, del Kenya, del Madgascar, tra i ragazzi delle Filippine e di Shangai, ancora: tra i tanti Chiriperos di Santo Domingo e i troppi Boys’ Town di Mombay. Ha varcato i confini del mondo: nella foresta amazzonica, tra i ghiacci dell’Antartide, nei desolati deserti della Somalia, in Messico, al confine con gli Stati Uniti, nella terra di Tex Willer. Ha sofferto per le tragedie di guerre dimenticate tra i ragazzi del nord Uganda o dei lavori “forzati” di migliaia di bambini cambogiani nelle fabbriche di mattoni di Battambong, Ha condiviso gioie e dolori con i ragazzi di strada delle grandi metropoli dell’Asia o dell’ America Latina. Ha fatto spettacoli nei cinque continenti, in centinaia di ambienti diversi, al chiuso , in piccole sale gremite all’inverosimile, in grotte di alta montagna o all’aperto sotto alberi di foreste o, ancora, in stadi capaci a contenere più di 5.000 ragazzi, ecc…
Ha donato una bacchetta magica a Giovanni Paolo II; ha divertito, annullando un po’ la loro miseria, i tanti bambini di Korogocio, con Alex Zanotelli; si è rallegrato per il sorriso di Madre Teresa e delle sue giovani suore nel cortiletto della sua casa madre a Calcutta, dopo un suo spettacolo di magia.
Ultimamente ha trascorso il Natale del 2012 con i bambini palestinesi della striscia di Gaza, nella terra di Gesù, dove, ancora una volta, i potenti di adesso, al pari degli Erodi di un tempo, litigano e destinano al massacro centinaia di vite innocenti. Anche a questi bambini, tesoro della terra e ricchezza del cielo, don Silvio ha regalato un sorriso.
Lui, infatti, è un prete salesiano: don Silvio Mantelli, meglio conosciuto come Mago Sales e, con un simile curriculum di allegre testimonianze nelle mappe della miseria, tra i piccoli “invisibili” della terra, si definisce: “Missionario della gioia”.
MISSIONARIO DELLA GIOIA
La sua magia è testimonianza di gioia e di sana allegria e, sull'esempio di don Bosco, diventa un mezzo fondamentale per comunicare ai giovani valori di vita: quali la creatività, la curiosità, la capacità di meravigliarsi ancora, la convivialità ed il vivere bene insieme con gli altri, nonché l’aiuto solidale verso i piccoli della terra.
Infatti, attraverso la sua Fondazione: Fondazione Mago Sales, don Silvio realizza progetti di aiuto in tante parti del mondo, dove lavorano persone cariche di speranza e di ottimismo. Sono missionari: preti, suore, laici. Ogni giorno essi mettono il loro entusiasmo a vantaggio dei piccoli, aiutandoli, almeno, a sopravvivere. Così danno inizio alla magia del cuore, ma più ancora a quella concreta del servizio e dell’aiuto solidale.
Ma per rendere efficace e credibile la loro missione di solidarietà e di consacrazione, hanno bisogno del nostro aiuto concreto e della nostra piccola magia di solidarietà.
PROPOSTA ALLE PARROCCHIE E ORATORI
Mago Sales vi invita a unire le due magie (quella dei giochie quella del cuore) per fare, insieme, la Grande Magia: UNA MAGIA PER LA VITA..
Al fine di realizzare i suoi progetti a vantaggio dei bambini del mondo Don Silvio, vuole portare una testimonianza del tutto particolare nella vostra parrocchia o centro giovanile, animando un fine settimana, con la predicazione alle messe domenicali, magari con una conferenza su tempi di vita vissuta e, soprattutto, con uno spettacolo di allegra magia. La stessa che ha regalato a tanti bambini del mondo, a cui ha donato un sorriso facendo una solenne promessa: realizzare qualche cosa di bello per loro.
E le promesse fatte ai bambini vanno assolutamente mantenute…
Nello stesso tempo
In questi ultimi anni, il mago Sales ha ricevuto innumerevoli inviti a testimoniare con l’allegria il suo essere prete, da parte di tantissime parrocchie e oratori d’Italia. Attraverso le pagine di “Vita pastorale”, vuole ringraziare i sacerdoti e gli animatori laici di questi stessi centri giovanili, che lo hanno, così, aiutato a realizzare progetti di solidarietà come scuole, ospedali, corsi per animatori, aiuto e sostegno a centinaia di bambini e famiglie. Solo in questo ultimo anno, attraverso l’aiuto di tante parrocchie e singoli benefattori è stata costruita una grande scuola primaria ad Haiti e una scuola professionale nel sud Sudan; vasche e pozzi d’acqua nell’arida zona del Corno d’Africa… Sono stati, poi, ricuperati dallo sfruttamento del lavoro minorile e dall’orrore della guerra centinaia di bambini soldato o di fabbrica.
NUOVE PROPOSTE EDUCATIVE
Da qualche hanno, il mago Sales, poi, propone dei corsi di animazione per giovani oratoriali e addetti nel settore del sociale. Ultimamente ha sperimentato un corso del tutto particolare, dedicato ai nonni per stare e giocare con i propri nipotini.
A Cherasco, in provincia di Cuneo, sta ultimando l’allestimento di un vero e proprio centro culturale dedicato alla magia, come gioco di abilità e all’animazione teatrale. La sede avrà anche un museo della magia (unico in Italia) e un teatro. Il centro si chiama: “Smilab”, cioè “Laboratorio del sorriso” Sito Internet: www.smila.it .
Ancora, dal cappello magico di don Silvio, sono nate due grandi proposte educative per bambini della scuola primaria: “Disarmo dei bambini” ( scambio di un’arma giocattolo in cambio di una bacchetta magica: la bacchetta magica si trasforma in una matita, simbolo di creatività… per disegnare la pace) e “ Elezione di ogni bimbo a Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Per la realizzazione di questi ultimi progetti, su richiesta, vi verrà spedito ampio materiale informativo e un set di elementi per allestire laboratori e giochi di gruppo.
Inoltre il mago Sales ha iniziato la pubblicazione di utilissimi manuali che vi potranno aiutare nelle varie proposte educative. L’ultimo libro, uscito con la collaborazione di don Bruno Ferrero è “Non solo storie, 12 racconti con il nocciolo”,
utilissimo per scuole e parrocchie al fine di presentare progetti educativi e di solidarietà.
Insomma non vi resta che telefonare al 335 473784 o inviare una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e preparare il vostro pubblico ad un sorriso pieno di magia e di solidarietà.
Invitate il Mago Sales nel vostro Oratorio, Scuola o Parrocchia…
Per testimoniare
Per aiutare
Per ricreare
Per riattivare
Per riconquistare…
Per barattare un sorriso con un pezzo di Paradiso.
Per saperne di più www.sales.it
HANNO DETTO DI LUI:
“Una Magia per la vita... è lo slogan che accompagna da sempre l'opera missionaria di Don Silvio Mantelli da tutti conosciuto come "Mago Sales"; e sono proprio delle magie che ci ha proposto durante il suo bellissimo intervento nella "Tre giorni missionaria" di settembre, magie particolari, magie che oltre a toccare le emozioni, oltre a strappare un sorriso, sono andate dritte al cuore delle persone presenti. In una giusta alternanza di simpatici momenti di gioco e magia ha saputo abilmente inserire attimi di profonda e sentita riflessione di fronte ai grossi drammi che affliggono il terzo mondo, in particolar modo le violenze, privazioni e negazioni di diritti fondamentali come la scuola o la salute di cui soffrono ancora milioni di bambini in tutto il mondo. Grazie Don Silvio!”
(un parroco)
…“Sia ringraziato e benedetto, caro don Silvio. E continui a percorrere il mondo per portare ai bambini che soffrono la gioia delle sue pantomime. Ridere in mezzo alla sofferenza, significa già guarirla”.
(Dominique Lapierre)
Ci sono degli incontri nelle nostre vite, per cui poi noi diventiamo quello che sognavamo di essere.
Questa è la magia che ha fatto Sales per me. Ma oggi lui è molto di più per me e per tutti.
Anche senza trucchi né costumi, Sales porta la vera magia, quella della vita a coloro che hanno solo la propria sopravvivenza da difendere.
Grazie Sales per essere ancora quel "ragazzo" piene di idee, di risorse e di ideali che mi hai insegnato a perseguire.
Grazie per avermi insegnato che non esistono montagne invalicabili..."
(Arturo Brachetti)
“Sono veramente molti anni che conosco don Silvio, il mago Sales, che apprezzo il suo operato e che invidio con simpatia la sua esuberanza e il suo spirito che gli hanno permesso di trasformare in piccoli miracoli la disponibilità di tutti coloro che, pur non appartenendo al mondo incantato dell'illusionismo, hanno creduto in lui e lo aiutano in mille modi a realizzare opere di solidarietà a vantaggio di quei bambini della terra, che non sono padroni di nulla, nemmeno dei loro sogni.
Credo fermamente che l’aiuto che riceve da tanti benefattori, vada indiscutibilmente a buon fine. A lui basta il sorriso dei piccoli, che fa scaturire, come per magia dai suoi spettacoli per il mondo intero.
A fatto una magia anche su di me… E’ stato il mio prete di nozze e sia me che Angela, mia moglie, ne conserviamo il ricordo di quel giorno che ha reso immortale con la magia del suo cuore e delle sue mani”
(Michele Foresta alias Mister Forest)
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MAGO SALES A GAZA
MAGO SALES A GAZA: LA CITTA’ CHE NON FESTEGGIA IL NATALE
DA FAMIGLIA CRISTIANA N.2 / GENNAIO 2013
La prima impressione per chi entra in Gaza è quella di trovarsi in una delle tante città arabe del Medio Oreinte: convulse, agitate, rumorose, sporche, ma piene di vita dove i bambini sorridono e la gente si riconosce ancora.
Oggi a Gaza c’è aria di festa: i bombardamenti sono cessati da un mese e la tregua, dopo l’accordo firmato tra Israele e Hamas palestinese al potere a Gaza, sembra continuare, anche se sono in pochi a crederci. L’accordo ha messo termine a una settimana di confronti armati in cui hanno perso la vita 155 palestinesi e 5 israeliani e alcuni bambini sono morti anche solo per il rumore delle bombe. Ora tutte le strade sono cariche di bandierine verdi (il colore di Hamas) sventolanti come mandali in festa e ogni tanto capita di incontrare bambini che agitano in alto le due dita della mano destra in segno di vittoria, magari davanti alle rovine causate da una bomba israeliana. Ma questi sono gli unici due segni di conquista che si vedono a Gaza e che simboleggiano, tragicamente, il cammino di una continua sconfitta... Lo stato sociale, col passare del tempo, non migliora, mentre le bandierine diventano ogni giorno più logore e scolorite e i bambini saranno presto adulti, senza più sogni da realizzare, con un domani incerto, privo di un lavoro dignitoso, senza, nemmeno la possibilità di lasciare quel pezzo di terra (8 per 35 kilometri), diventato ormai per tutti una ”dignitosa prigione e a cielo aperto”.
IL REGALO DI MAGO SALES: UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO
Don Silvio, meglio conosciuto come Mago Sales ha scelto di vivere questo Natale 2012 proprio a Gaza, nella terra di Gesù, in una terra che non festeggia il Natale, dove la vita è sempre quella e le serrande dei negozi, degli uffici e delle scuole non si chiudono per onorare il Dio che si fa bambino e, con il canto degli Angeli, annuncia la gloria di Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama. Don Silvio è venuto con Marco Rodari, un giovane di Leggiuno, in provincia di Varese a cui piace fare il clown, per regalare un sorriso anche ai bambini di Gaza sia arabi, che cristiani e per ricordare al piccolo gregge dei cattolici (solo 200 in tutta la striscia) che in tanti non li hanno abbandonati e il cuore gioisce e soffre con loro. In questa terra i cristiani e, in particolare i cattolici: odiati dagli ebrei in quanto arabi e osteggiati dagli arabi in quanto cattolici, vivono una situazione molto difficile e l’essere qui, semplicemente per condividere la gioia del Natale con i loro bambini, da una forza in più nel cammino della speranza
“Tutti i bambini della terra – dice il mago Sales – hanno diritto al sorriso, indipendentemente dal colore della propria pelle, dall’appartenza ad un gruppo politico, sociale o religioso e i bambini di Gaza non fanno certo eccezione. Soprattutto a loro dopo i giorni tremendi del conflitto in cui la paura aveva il sopravvento e non poteva essere diversamente, era necessario portare un sorriso... lo stesso sorriso che darebbe una madre per il proprio figlio; un sorriso che porta con se l’amore e la preoccupazione perchè questo bimbo viva bene, in una terra lontana dall’odio e dalla paura della guerra”.
LA PACE IMPLORATA DI PADRE JORGE, PARROCO DI GAZA
Don Silvio ha trascorso il Natale: uno dei più belli, certamente il più vero, della sua vita di prete e di mago insieme ai bambini e alla popolazione di Hamas con Padre Jorge Hernández religioso dell’Istituto del Verbo Incarnato Parroco di Gaza, unico prete cattolico insieme a Padre Mario, suo confratello, in tutta la striscia.
Durante il conflitto Padre Jorge, condividendo con gli abitanti del quartiere gli orrori della recente guerra, ha inviato una lettera al Patriarcato Latino a Gerusalemme: “Vi scrivo dalla nostra parrocchia della Santa Famiglia a Gaza. Il luogo è conosciuto da tutti ed anche il complesso parrocchiale che ospita i bambini della scuola – cristiani e musulmani – come una sola famiglia. I missili non capiscono né l’etica, né la morale. Non fanno distinzione tra giovani e meno giovani, tra cristiani e musulmani, tra uomini e donne…Semplicemente cadono e poi distruggono. Quando sentiamo gli aerei e poi i missili proviamo una tristezza interiore molto grande, poi un sollievo nel vedere che non siamo stati colpiti. Facciamo sempre la stessa domanda: “fino a quando?” Gli abitanti non vogliono niente di più che vivere semplicemente la loro vita. Domandiamo a tutti i responsabili di lasciare Gaza vivere in pace! Non dimentichiamo quanto la guerra sia sempre terribile. Nessuno guadagna in una guerra. Direi anche di più, sempre si perde. Ciascuna delle due parti dovrà pagare, a suo modo, le conseguenze della guerra. Le conseguenze di tutti i tipi, compresa la conseguenza di aver perso ciò che è più proprio dell’uomo “la sua umanità”.
PER CONTINUARE A DARE UNA SPERANZA AI CRISTIANI DI GAZA
Nella chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Famiglia, il bambino Gesu, come i tanti bambini ribelli e sbarazzini di Gaza, tiene due dita della mano alzate, in segno di vittoria... non di vittoria, ma di pace, della pace che viene da Dio e dalla Madre di Dio; infatti un dito della mano sinistra, indica il cuore di Maria, sua mamma, madre della Chiesa, madre nostra e dei bambini di Hamas, a cui don Silvio ha regalato un sorriso per un pezzo di Paradiso ed ha fatto una solenne promessa: fare qualche cosa di bello per loro, una magia più grande, una Magia per la Vita. Per loro, tesoro della terra e ricchezza del cielo, mago Sales ha promesso di trasformasi in un mago più potente, in un ‘re mago’, in uno di quelli del Presepio, che portano doni particolari al Bambino della Palestina: non oro,incenso e mirra (già fin troppo presenti nelle chiese degli Ortodossi, sul petto dei Patriarcati o nelle stanze delle Nunziature), ma medicine, cibo, libri di scuola o strumenti di lavoro. Per fare questa Magia, don Silvio, non chiede altro che essere invitato nelle vostre parrocchie e oratori per dare testimonianza e sensibilizzare sul bene che ognuno può fare e dare a un bambino del mondo. Chi aiuta un bimbo aiuta un pezzo di cielo a illuminare il mondo e questo pezzo di cielo e di mondo è la terra di Gesù Bambino.
Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama.
Per contattare il mago Sales: www.sales.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 011 9538353
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A NATALE REGALA UN LIBRO DI MAGO SALES farai-contento-colui-che-lo-riceve-e-aiuterai-un-bimbo-del-mondo-a-vivere-meglio-il-dono-della-vita-buon-natale
In occasione del Natale, regalate un libro del mago Sales per ricreare, per educare, per far sognare, per aiutare un
bimbo del mondo.
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1. “LE MILLE E UNA MAGIA” (terza edizione)
Viaggio nel mondo della magia e della fantasia. Il mago Sales spiega i suoi trucchi di alta magia
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Racconti con il nocciolo della Fondazione Mago Sales (novità 2013).
Una stupenda ed educativa raccolta di storie di Bruno Ferrero e Mantelli Silvio, con utili applicazioni di gioco
collettivo in campo educativo per la scuola, per la famiglia, per la formazione alla solidarietà.
(Prefazione di Mister Forest)
3.“APRIAMO LE FINESTRE AI SOGNI” (seconda edizione ampliata)
Quasi preghiere e spunti di riflessioni positivi di don Silvio Mantelli, mago Sales.
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2 OTTOBRE FESTA DEI NONNI E DEGLI ANGELI CUSTODI
2 OTTOBRE
AUGURI AI NONNI E GLORIA AGLI ANGELI CUSTODI
I NONNI
Quante volte ho ascoltato la voce degli alberi
e quante volte mi hanno reso calmo e felice
con la loro saggezza, frutto di una vita lunga
più della nostra e di una meditazione
che a noi non è concessa perché noi
non siamo liberi come loro.
I nonni sono come vecchi alberi
che hanno visto e appreso tante cose.
Da loro imparate ad amare il prossimo,
come loro amano voi.
Ad apprezzare le cose vere della vita,
come i nonni saggi sanno fare.
A vivere ogni momento in armonia
con tutto il creato.
Il mondo forse avrà speranza
(Anna Tombini)
NONNO CHE SEI IL MIO ANGELO CUSTODE: BUONGIORNO
Come tutti i nati il 2 ottobre, ho sempre avuto un rapporto
tormentato ma vivo con il nostro co-festeggiato:
l’angelo custode. La preghiera infantile “Angelo che sei il
mio custode…” ha lasciato il posto alle ironie dell’adolescenza
e ai dubbi dell’età adulta, fino a quando un approccio
diverso alle questioni dello spirito mi ha convinto
dell’esistenza di energie invisibili agli occhi (l’essenziale,
direbbe il Piccolo Principe). Ma c’è un angelo visibilissimo,
la cui festa è stata giustamente associata a quella
degli esseri di luce. Il nonno. Il nuovo Stato Sociale. Se in
Italia la disoccupazione endemica dei ragazzi dai 18 ai 40
anni non ha ancora prodotto una rivolta è perché i nonni
mantengono i nipoti con i soldi che avrebbero voluto lasciare
in eredità ai figli.
Il nonno custode è un nonno sempre più lucido e longevo.
Un nonno pioniere, protagonista di una rivoluzione
demografica che non ha precedenti nella storia. Gli anziani
si avviano a diventare maggioranza nel Paese. Un
primato che comporta diritti, ma anche doveri. Uno è il
ruolo, già ricordato, di banchieri a fondo perduto. L’altro
consiste nel non potersi più permettere il lusso di essere
vecchi. Finché erano pochi, i nonni avevano tempo e modo
di dedicarsi alla rivisitazione nostalgica del passato.
Ma da quando sono un esercito, e un esercito in salute,
tocca loro il compito che sarebbe della giovinezza: fare
progetti, annaffiare sogni, coniugare verbi al futuro. Affinché
si avveri l’auspicio di un umorista sublime, Marcello Marchesi:
l’importante è che la morte ci colga vivi.
MASSIMO GRAMELLINI
BARATTIAMO UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO
BARATTIAMO UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO.
Un giorno un giornalista di “Avvenire”mi disse: “ Lei, don Silvio, è molto fortunato, perché, nella sua vita, ha fatto sorridere almeno un bambino”.
Era il 1975 e, in occasione del Natale, ero andato all’ospedale Sant’Anna di Torino, dove si trovava ricoverato Tommasino, un bambino di 7 anni affetto da una grave malattia del sangue. Lo stupore e il sorriso di Tommaso, in seguito ad un mio innocente gioco di magia, in quel tiepido giorno di fine dicembre, non potrò mai dimenticarlo. Mi si era impresso nel cuore come un sigillo indelebile, simile ad un marchio di fabbrica e capii che quello: il sorriso dei bimbi donato e ricevuto, diventava il programma principale della mia vita di prete.
DA UN SORRISO… MILLE SORRISI
Da quel lontano 1975 molti anni sono passati e, ora, come una moviola a rilento, rivedo le innumerevoli schiere di bimbi (e sono migliaia) che, in questi anni, ho fatto sorridere: dalle fredde Ande boliviane alle calde favelas brasiliane, dai poveri villaggi africani della Nigeria, del Kenya, del Madgascar, alle ridenti isole delle Filippine e della Polinesia.. Ricordo, in modo particolare i tanti Chiriperos di Santo Domingo e i troppi Boys’ Town (ragazzi di strada) di Mombay; gli impavidi selvaggini della foresta amazzonica e i timidi esquimesi dei ghiacci dell’Antartide o le bimbe arabe dei desolati deserti della Somalia. Per regalare a loro un sorriso ho varcato i confini del mondo. Ho sofferto per le tragedie di guerre dimenticate tra i ragazzi del nord Uganda o dei lavori “forzati” di migliaia di bambini cambogiani nelle fabbriche di mattoni di Battambong, Ho condiviso gioie e dolori con i ragazzi di strada delle grandi metropoli dell’Asia o dell’ America Latina. Ho fatto spettacoli nei cinque continenti, in centinaia di ambienti diversi, al chiuso , in piccole sale gremite all’inverosimile, in grotte di alta montagna o all’aperto sotto alberi di foreste o, ancora, in stadi capaci a contenere più di 5.000 ragazzi, ecc…
A tutti questi bambini del mondo ho regalato un sorriso, lo stesso che regalai a Tommasino in quel lontano inverno del 1975 e da tutti questi simpatici “mocciosetti” ho ricevuto altrettanti e ben più generosi sorrisi che hanno reso la mia vita inappagabile e gioiosa all’inverosimile.
TRA MILLE SORRISI… UN SORRISO
Tra i tanti sorrisi, uno in particolare non potrò dimenticare: quello di un ragazzo che incontrai nell’estate del 1998 in una piazza assolata a Cuba, nei Carabi. Non ricordo il suo nome e nemmeno glielo chiesi, mi ricordo solo che giocava con un pallone di stracci. Mi chiese di giocare con lui. Io, maldestro nel dare calci a un pallone, ho preso dalla mia tasca un fazzoletto colorato e l’ho fatto sparire nelle mie mani. La meraviglia era nei suoi occhi. Poi se ne andò, con il suo pallone di stracci, regalandomi un sorriso.
A lui ho dedicato il progetto iniziale di ogni mio spettacolo di magia: “Una magia per la vita”, perché sia a vantaggio di tanti altri bimbi del mondo capaci a donarti un sorriso… Grande cosa al giorno d’oggi.
UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO
Ora i tanti sorrisi si assommano agli anni, i miei, e si intrecciano gioiosi fino a formare una corona, meglio una scala che arriva, oltre le nuvole, oltre il cielo… mi auguro… fino in Paradiso.
Per questo ho ridefinito il mio programma iniziale “Una magia per la vita” con: “Barattiamo un sorriso con un pezzo di Paradiso”.
Don Bosco soleva dire ai suoi benefattori e collaboratori: “Un pezzo di Paradiso, aggiusta tutto” e con ciò chiarificava che i piccoli sacrifici da noi fatti in questa vita per ottenere risultati umanamente appaganti sono poi ricompensati con la gioia di Dio e con Dio; cioè con il Paradiso: sorriso eterno di Dio.
Allora perché privarsi di questa grande opportunità.
E invito tutti coloro che sentono di avere un discorso in più e non si rassegnano a veder morire i propri sogni sotto le nuvole del consumismo e dell’indifferenza, a unirsi a questo mio progetto di vita.
Il sorriso costa meno della luce elettrica e rende più luminoso l’ambiente in cui ognuno di noi si trova. Rende più pulito il mondo e arricchisce chi lo dona.
UNA SCUOLA CON LAUREA AL SORRISO
Nel mondo esistono tanti tipi di scuola e di insegnamento che vanno dalla letteratura alla matematica, dalla musica al teatro. Mi dicono che è stata istituita anche una laurea in comicità.
Ebbene io sto creando una scuola dedicata al sorriso… aperta a tutti voi che reputate bello e fondamentale barattare una sorriso per un pezzo di Paradiso.
Fondamentale è capire che il sorriso donato deve venire dal cuore di chi lo dona………deve essere lo stesso sorriso che una madre darebbe al proprio figlio, deve contenere la preoccupazione per quel bimbo.
Facendo così il bene dei bambini ” e…, soprattutto, “facendolo bene”… riusciamo anche noi a “vivere bene”… in quanto il bene consiste nell’essere in pace con se stessi e si identifica con il provare gioia per il grande dono della vita.
Le iscrizioni sono aperte.
Per avere maggiori informazioni contattatemi… sapete dove trovarmi. Ho una cartella aperta sul mio sito internet: www.sales.it e presto aprirò una pagina Facebook,
LA FONDAZIONE MAGO SALES PER L'EMERGENZA SIRIA
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Notizie dai Salesiani nel paese
4 settembre 2012 - Don Munir, ispettore del Medio Oriente, ci ha inviato una nuova nota* sulla situazione in Siria. Vi invitiamo a leggerla e a sostenere l'appello che insieme ad Agire abbiamo lanciato per aiutare la popolazione inerme, vittima delle violenze.
Carissimi,
vi informo sulla situazione della Siria e la tragica situazione degli sfollati e dei profughi, e in modo particolare sulla nostra presenza salesiana a Damasco e Aleppo e Kafroun.
La situazione
La situazione del paese, sta peggiorando, le ultime notizie riferiscono che Aleppo e Damasco e dintorni sono attaccate e bombardate. La carenza di carburante, elettricità, acqua, pane, gas, benzina e auto, oltre alle paralisi dei mercati e alla disoccupazione, si aggiunge alla mancanza di sicurezza e al caos. Le comunicazioni elettroniche sono diventate difficili. La situazione economica generale peggiora a vista d’occhio, a causa della chiusura di fabbriche e attività e della conseguente dilagante disoccupazione.
Più di 30.000 persone sono state uccise, i feriti sono circa 200.000 feriti, con migliaia di famiglie tra sfollati e rifugiati. Si è innescata la violenza, con omicidi, rapimenti, atti di vandalismo, saccheggi, incendio degli edifici governativi e impianti di pubblica utilità. La violenza ha sconvolto e ridotto in frantumi il tessuto demografico e l’antica convivenza.
Assistiamo ad un fenomeno senza precedenti in Siria, il rapimento di persone.
Fortunato chi riesce a negoziare il riscatto. Inoltre, ci sono i blocchi stradali che diverse fazioni o individui hanno messo su quasi tutte le autostrade siriane. Questo rende ogni viaggio molto rischioso e ha creato uno stato di orrore, disgusto e grande incertezza. Migliaia di persone hanno perso la casa, molti hanno urgente bisogno di cure mediche e di aiuti umanitari.
Dalla metà di marzo del 2011, la Siria, che è nota al mondo per la sua ricca storia, la cultura ed il sano ed esemplare pluralismo, sta vivendo oggi un caos senza precedenti. In questo momento non riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Siamo molto tristi, preoccupati e sfiduciati per quello che sta succedendo in Siria nel corso dell'ultimo anno e mezzo. Anche se manteniamo la speranza che una soluzione pacifica verrà trovata.
Vi invito a condividere con me ferventi preghiere per una soluzione pacifica della crisi siriana, per la sicurezza e la stabilità.
Sfollati e rifugiati
Ormai si contano circa un milione e mezzo tra sfollati e rifugiati. La maggior parte degli sfollati interni ha cercato rifugio nelle città di Damasco e Aleppo, e nelle zone montagnose intorno a Homs e Hama, zona in cui hanno avuto inizio gli scontri. Gli sfollati sono stati ospitati in scuole e strutture pubbliche. Per le migliaia di famiglie sfollate la situazione è drammatica, molti hanno urgente bisogno di cure mediche e aiuti alimentari, ma gli aiuti umanitari hanno difficoltà a essere recapitati e sono ancora scarsi. Oltre 300.000 siriani sono già approdati nei 4 campi profughi costruiti nei paesi confinanti.
In questa fase è quanto mai importante sostenere le minoranze religiose, fornendo assistenza specifica e contribuendo ad alleviare lo stato di incertezza dettato dalla sempre più frequente perdita del lavoro e dall’acuirsi degli scontri che attualmente coinvolgono i loro quartieri. La fuga all’estero delle minoranze religiose autoctone priverebbe la futura Siria del suo pluralismo religioso, sociale e culturale con il ruolo che questo comporta nel processo di democratizzazione e nel recupero di una convivenza pacifica.
I Salesiani di Don Bosco in Siria
I Salesiani cercano di realizzare attività di sostegno alle famiglie di sfollati nelle città di Damasco, Aleppo e Kafroun con particolare riguardo ai bambini e ai giovani. Promuovono attività ricreative ed educative nelle scuole e negli altri istituti e centri di accoglienza che ospitano gli sfollati.
Molte scuole e strutture educative e ricreative di Aleppo e Damasco sono state utilizzate per accogliere gli sfollati provenienti dalle campagne e dai quartieri più colpiti dagli scontri. In queste strutture i bambini e i giovani portano avanti una vita basata sulla ricerca della sussistenza.
Proprio a causa della situazione le strutture Salesiane sono rimaste senza i consueti beneficiari: gli scontri impediscono ai giovani di raggiungerle. Sono gli stessi salesiani e tutti i collaboratori laici a raggiungere gli sfollati.
Si compiono cmq attività di sostegno alle minoranze religiose, volte al loro sostentamento nella fase si emergenza e indirizzate a migliorare lo stato di insicurezza in cui versano le famiglie e ad evitare la loro fuga dal paese. Tutto è finalizzato a sostenerle nella ricerca di un alloggio, a procurare loro alimenti, vestiario, materiale didattico e medicine.
Oltre a tutti questi impegni, è da rilevare che attualmente le comunità salesiane presenti in Siria aprono ogni sera i loro centri, per accogliere familiarmente tutti quelli che lo desiderano, scambiando momenti di fraternità, di sostegno reciproco e di sentita preghiera compartecipata.
Testimonianze dei nostri giovani a Damasco e Aleppo - Estate 2012
I giovani siriani stanno vivendo oggi un’esperienza dolorosa e insolita, che sta lasciando tracce nella loro vita, nei loro sentimenti e anche nei loro sogni. Perciò Don Munir El Rai ha tenuto due incontri con la “Gioventù Don BOSCO” sia ad Aleppo che a Damasco, trattando il tema: Come vivi questa crisi ? Quali sono i suoi effetti positivi e negativi sulla tua vita ?.
La discussione ha provocato il racconto di varie esperienze personali vissute dai giovani. Con sincerità hanno esposto come le vicende hanno marcato la loro vita.
Sentire il dolore dell’altro, il crescente desiderio di aiutare e lo spirito comunitario sono i risultati più importanti prodotti dalla crisi.
D’altra parte, tutti hanno dimostrato un interesse alla vita politica, al punto che non c'è nessuno, bambino, giovane o adulto, che non ne parli. Ma non solo, é cresciuto un forte senso patriottico, inducendo tutti a conoscere il valore della pace, ormai diventata la priorità e l’invocazione principale, soprattutto nelle preghiere.
I bambini e i giovani purtroppo si stanno assistono alla violenza con tutti i suoi aspetti dolorosi e brutali, mentre sentono ogni giorno i boati delle esplosioni. Spiega Rania, una giovane del “Gruppo Don Bosco” di Aleppo: “Mi fa male vedere i bambini crescere con queste brutte immagini, senza sicurezza, presi da una paura costante”.
È proprio la paura l’elemento negativo più grave che è emerso. Oggi la sentono tutti e in modo permanente: paura di perdere una persona cara, come é già successo ad alcuni; paura del futuro con tutte le sue eventualità; paura dell’ignoto o semplice paura di trovarsi proprio in mezzo ai pericoli. Per di più i giovani si trovano adesso ad affrontare una grossa difficoltà economica. Tanti hanno perso il lavoro e non riescono a trovare una nuova opportunità.
Purtroppo la crisi, secondo Nawras del centro giovanile di Damasco, ha mostrato che ci manca la cultura del dialogo. Tante volte non rispettiamo l'opinione dell’altro, come se ci fosse un divario che ci separa.
Chiaramente la morte è una dei più brutti elementi negativi, soprattutto la morte degli innocenti, specie se causata dall’odio tra la gente. Una ragazza dice: “Prima sentivamo di vivere in autentica convivenza e in vera integrazione nella società. Oggi invece parliamo di fazioni e spieghiamo ai bambini che cosa è il settarismo!”.
Come figli di Don Bosco, abbiamo una missione educatrice piena di sfide educative. In particolare: costruire la pace e la coesistenza pacifica, sostenere il dialogo, rifiutare la violenza, respingere l’odio, ossia, l’educazione “del buon cristiano e dell’onesto cittadino” (Don Bosco).
Don Munir El Rai
Ispettore dei Salesiani nel Medio Oriente
* Estratto dal comunicato n. 2 dei Salesiani Don Bosco, Ispettoria MEDIO ORIENTE – 30 agosto 2012
NUOVA PROPOSTA DI SPETTACOLO-TESTIMONIANZA DEL AMGO SALES
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Per testimoniare
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UNA MAGIA PER HAITI
BARATTIAMO UN SORRISO PER UN PEZZO DI PARADISO
UNA MAGIA PER HAITI
Con una valigia, piena di magie e un libro di poesie, ha fatto più volte il giro del mondo: si è esibito nelle Ande boliviane e nelle favelas brasiliane, nei villaggi africani della Nigeria, del Kenya, del Madgascar, tra i ragazzi delle Filippine e di Shangai, ancora: tra i tanti Chiriperos (piccoli lavoratori) di Santo Domingo e i troppi Boys’ Town (ragazzi di strada) di Mombay. Ha varcato i confini del mondo: nella foresta amazzonica, tra i ghiacci dell’Antartide, nei desolati deserti della Somalia, in Messico, al confine con gli Stati Uniti, nella terra di Tex Willer, Ha sofferto per le tragedie di guerre dimenticate tra i ragazzi del nord Uganda o dei lavori “forzati” di migliaia di bambini cambogiani nelle fabbriche di mattoni di Battambong… Ha donato una bacchetta magica a Giovanni Paolo II e si è rallegrato per il sorriso di Madre Teresa e delle sue giovani suore nel cortiletto della sua casa madre a Calcutta, dopo un suo spettacolo di magia.
Lui è don Silvio, meglio conosciuto come Mago Sales e, con un simile curriculum di viaggi nelle mappe della miseria e della sopportazione, tra i piccoli “invisibili” della terra, non poteva mancare di recarsi anche ad Haiti, per regalare un sorriso ai tanti bambini delle tendopoli, li ancora ammassati dopo il tremendo terremoto.
La situazione di Haiti, a due anni dal disastro, è diventata ancora peggiore. Difficile avere speranze in un mare di derelitti accampati alla rinfusa senza speranza e cibo. fra sporcizia e colera.
Coloro che governano, eletti dai pochi iscritti all’anagrafe (ora è la volta di un cantante che promette mari e monti, ma per ora ha organizzato solo alcuni concerti e feste di ringraziamento), non riescono a far ripartire la ricostruzione. A parole tutti promettono, ma poi non sono capaci di fare qualcosa di concreto: manca la capacità di creare infrastrutture.
Molti dei soldi inviati ad Haiti sono stati accaparrati dai soliti noti. I soldati stranieri fanno il servizio di ordine pubblico come tanti vigili urbani e nulla più.
Solo le associazioni dei volontari di tutto il mondo e in primis i missionari - in prima linea quelli cattolici e fra loro i padri Salesiani - si stanno spendendo per dare un aiuto a questa gente che ha perso tutto sotto le macerie.
Però ci sono anche dei segni di speranza: quando si vedono mamme che si preoccupano dei propri bambini, mandandoli ogni giorno alla scuola o stando loro vicini, nei pochi ospedali della zona; quando si vedono persone che curano gli ammalati sotto le tende logore, allora si vede che la gente ha voglia di ricostruire la propria terra e la propria vita e non sta ferma ad aspettare. Infatti per chi si inoltra per le strade di Port au Prince, in particolare tra gli stretti cammini della ”Citè du soleil”, il quartiere più povero della città, si ha l’impressione di entrare nella corrente ora discreta ora vorticosa di un fiume in piena. Centinaia di persone, non avendo più casa, si muovono in continuazione lungo i bordi delle strette vie in opposte direzioni con canestri nelle mani e borse sulla testa, tra il brulicare di venditori abusivi e compratori di ogni genere di usato. Si ha anche la sensazione di essere parte di un grande presepio animato, dove sono rappresentati tutti i mestieri, dal pescivendolo al barbiere, dalla lavandaia alla venditrice di frutta, dagli anziani che giocano alle carte ai bambini che si rincorrono veloci, ecc. Manca solo la capanna… ma anche quella è crollata con il terremoto e, quindi il bambino Gesù, ora, nasce ogni giorno nell’animo e nella forza di questi poveri della terra, invisibili, perché, per il mondo, non hanno neppure un nome (costava troppo iscriversi all’anagrafe), ma a cui noi “brava gente”, non possiamo e non dobbiamo dichiararci Leviti o Sacerdoti, ma Samaritani.
Per questa gente, soprattutto per i più piccoli indifesi, ma ricchezza della terra e tesoro del cielo, don Silvio è andato ad Haiti anche per inaugurare una scuola primaria, appena costruita con le offerte raccolte da tanti benefattori Italiani che, da anni, hanno posto la loro fiducia nella omonima Fondazione Mago Sales, ben sapendo che il frutto della loro piccola o grande generosità va sempre a buon fine.
Così Lunedì 11 giugno, il giorno prima degli esami, don Silvio ha tagliato il nastro per l’inaugurazione ufficiale della nuova scuola primaria a Cap-Haitien, che ospiterà più di 900 giovani allievi, tutti presenti all’alza bandiera del mattino e allo spettacolo che il mago Sales ha regalato tra la meraviglia dei piccoli e la sorpresa dei grandi, ora convinti che anche un prete può fare magie senza essere di Belzebù.
Il gioco continua. Prossima scuola a Juba nel sud Sudan, progetto iniziato in maggio 2012 al Colle don Bosco, in occasione del 16° raduno di prestigiatori e giocolieri. Le sottoscrizioni sono aperte… Chi desidera può contribuire mediante il CCP 42520288, intestato a Fondazione mago Sales Onlus o attraverso il sito www.sales.it.
Mago Sales vi dice grazie e, con lui, i bambini del Pakistan, dell’India, della Somalia, del Vietnam, della Nigeria, delle isole Salomons ed ora anche di Haiti, con cui,
avete barattatato un sorriso per un pezzo di paradiso.
5 per MILLE 2010
LA SOMMA RACCOLTA E' DI € 67.829, 27
CON LA VOSTRA SCELTA, ANCORA UNA VOLTA, AVETE CONTRIBUITO A RENDERE REALI I SOGNI DI TANTI BAMBINI DEL SUD DEL MONDO
Grazie dalla Fondazione e dai bambini del mondo
Recupero ex bambini soldato
CONTINUA IL PROGETTO: RECUPERO DEGLI EX BAMBINI SOLDATO
L'associazione "NewEtica" nella figura del suo presidente: Marco Poli, ha iniziato una campagna di sensibilizzazione sul recupero degli ex bambini soldato in Africa.
Il progetto è spiegato dettagliatamente sul sito della Fondazione e sul un nuovo sito: www.salviamoibambinisoldato.it
Bambini costretti a combattere e bambine arruolate a forza come "mogli". Qualcuno riesce a scappare, altri vengono liberati a fine guerra. Ma solo con il recupero psicofisico nei centri di riabilitazione possono sperare di tornare, finalmente, bambini.
La Fondazione Mago Sales è sempre stata in prima linea per il recupero dei bambini di strada, di fabbrica e soldato.
Nel 2005 il mago Sales, con Marco Berry delle Iene si era recato nel nord Uganda, dove allora si combatteva una guerra inutile e dimenticata, ma tremenda e spaventosa, perchè impegnava i bambini, obbligandoli a combattere e operare massacri, anche verso i propri coetanei. Le bambine diventavano presto schiave sessuali e molte venivano sacrificate in un'inutile rito satanico in onore di un Dio, che tutto giustificava, anche il cannibalismo. Era il cosiddetto "Esercito del Signore", costituito da un pazzo scatenato: Kony, attualmente vivente e operante in zone della repubblica democratica del Congo.
A seguito del servizio televisivo su Italia 1, molti benefattori avevano contribuito al recupero di ben 600 ex bambini soldati, presenti nel campi profughi del Nord Uganda. Per loro era iniziato un percorso di recupero in un centro specializzato a Gulu e, in seguito si era aperto il portone della scuola. Con profitto, ora, tutti hanno completato un corso regolare di studi e attualmente sono inseriti in vari settori economici del territorio.
Un ottimo risultato che fa onore ai tanti benefattori, che, in modo o in un altro, continuano a sostenere i progetti della Fondazione.
Ma, il male nel mondo, purtroppo continua a mietere vittime e la Fondazione Mago Sales non vuole abbassare la guardia, beandosi dei buoni risultati fin qui raggiunti.
Le zone della terra in cui si combattono inutili guerre di confine sono ancora molte e l'utilizzo di bambini e bambine soldato, non sembra diminuire.
Da un rapporto attuale delle Nazioni Unite sembra che I bambini arruolati in armi sono ancora 250mila nel mondo.
La Fondazione mago Sales, per il recupero degli ex bambini/e soldato opera in stretto contatto con:
- Il Centro Giovanile don Bosco Ngangi a Goma, Nord Kivu, Repubblica  Democratica del Congo
- Il nuovo centro Rehab in Dungu, sempre nella repubblica democratica del Congo, denominato "Elikya", che nella lingua locale significa "Aiuto". Il centro è diretto dalla giornalista belga Els de Temmerman
Maggiori informazioni: Progetto della Fondazione
Inaugurata La scuola di Haiti
INAUGURATA LA SCUOLA AD HAITI - GRAZIE A TUTTI I BENEFATTORI
La nuova scuola ad Haiti - UNA MAGIA PER HAITI CON IL MAGO SALES
HAITI L’ISOLA DIMENTICATA
Haiti, la storica terra dei pirati dei Carabi è stata il secondo stato al mondo, dopo gli Stai Uniti D’America, a ribellarsi al potere coloniale europeo ed ottenere l’indipendenza nel lontano 1804. Questo è certamente motivo di vanto e tutti gli Haitiani ne vanno fieri, come il parlare la lingua più diplomatica e nobile al mondo: il francese, ma, in una terra sconvolta da anni di mal governo e sfruttamento con il terribile terremoto di soli due anni fa che ha mietuto, insieme al colera, più di 300.000 vittime, questi due fattori restano gli unici motivi di orgoglio.
La situazione di Haiti, a due anni dal disastro, è diventata ancora peggiore. Difficile avere speranze in un mare di derelitti accampati alla rinfusa senza speranza e cibo. fra sporcizia e colera.
Coloro che governano, eletti dai pochi iscritti all’anagrafe (ora è la volta di un cantante che promette mari e monti, ma per ora ha organizzato solo alcuni concerti e feste di ringraziamento), non riescono a far ripartire la ricostruzione. A parole tutti promettono, ma poi non sono capaci di fare qualcosa di concreto: manca la capacità di creare infrastrutture.
Molti dei soldi inviati ad Haiti sono stati accaparrati dai soliti noti. I soldati stranieri fanno il servizio di ordine pubblico come tanti vigili urbani e nulla più.
Solo le associazioni dei volontari di tutto il mondo e in primis i missionari - in prima linea quelli cattolici e fra loro i padri Salesiani - si stanno spendendo per dare un aiuto a questa gente che ha perso tutto sotto le macerie.
SEGNI DI SPERANZA
Però ci sono anche dei segni di speranza: quando si vedono mamme che si preoccupano dei propri bambini, mandandoli ogni giorno alla scuola o stando loro vicini, nei pochi ospedali della zona; quando si vedono persone che curano gli ammalati sotto le tende logore, allora si vede che la gente ha voglia di ricostruire la propria terra e la propria vita e non sta ferma ad aspettare. Infatti per chi si inoltra per le strade di Port au Prince, in particolare tra gli stretti cammini della ”Citè du soleil”, il quartiere più povero della città, si ha l’impressione di entrare nella corrente ora discreta ora vorticosa di un fiume in piena. Centinaia di persone, non avendo più casa, si muovono in continuazione lungo i bordi delle strette vie in opposte direzioni con canestri nelle mani e borse sulla testa, tra il brulicare di venditori abusivi e compratori di ogni genere di usato. Si ha anche la sensazione di essere parte di un grande presepio animato, dove sono rappresentati tutti i mestieri, dal pescivendolo al barbiere, dalla lavandaia alla venditrice di frutta, dagli anziani che giocano alle carte ai bambini che si rincorrono veloci, ecc. Manca solo la capanna… ma anche quella è crollata con il terremoto e, quindi il bambino Gesù, ora, nasce ogni giorno nell’animo e nella forza di questi poveri della terra, invisibili, perché, per il mondo, non hanno neppure un nome (costava troppo iscriversi all’anagrafe), ma a cui noi “brava gente”, non possiamo e non dobbiamo dichiararci Leviti o Sacerdoti, ma Samaritani.
UNA SCUOLA PER 900 RAGAZZI: NOSTRO PROGETTO REALIZZATO
Per questa gente, soprattutto per i più piccoli indifesi, don Silvio, insieme a Mario Brezzo, consigliere e benefattore della Fondazione Mago Sales, che, da alcuni anni, lo segue nei sui viaggi di solidarietà per il mondo, si è recato ad Haiti, dove, davanti alla gioia di allievi e insegnanti, lunedì 11 giugno 2012, ha inaugurato una scuola primaria , appena costruita con le offerte raccolte da tanti benefattori italiani che, da anni, hanno posto la loro fiducia nella Fondazione Mago Sales, ben sapendo che il frutto della loro piccola o grande generosità va sempre a buon fine.
Dalle foto potete vedere la scuola: tre piani, compreso il piano terra, con 22 aule scolastiche, che ora ospiteranno circa 900 allievi.
All’inaugurazione erano presenti le maggiori autorità della zona, tra cui il padre provinciale Padre Jacques Charles e tutti i piccoli allievi, a cui il mago Sales ha regalato, nella stessa mattinata, un sorriso con il suo spettacolo di magia tra la meraviglia dei piccoli e la sorpresa dei grandi, ora convinti che anche un prete può fare magie senza essere di Belzebù.
Mago Sales dice grazie ai benefattori della Fondazione e, con lui, i bambini del Pakistan, dell’India, della Somalia, del Vietnam, della Nigeria, delle isole Salomons ed ora anche di Haiti, con cui, tutti voi avete barattato un sorriso per un pezzo di paradiso.
Il “gioco” continua. Prossima scuola a Juba nel sud Sudan, progetto iniziato in maggio 2012 al Colle don Bosco, in occasione del 16° raduno di prestigiatori e giocolieri. Le sottoscrizioni sono aperte… Chi desidera può contribuire mediante il CCP 42520288, intestato a Fondazione mago Sales Onlus o attraverso il sito www.sales.it.
Grandi salumifici per la fondazione Mago Sales
Con "LE GIRAVOLTE", puoi aiutare il recupero di un ex bambino soldato
I Grandi Salumifici Italiani, con sede a Modena, hanno deciso di sostenere un progetto della Fondazione mago Sales e precisamente il “Recupero degli ex bambini e bambine soldato nelle zone del centr’Africa”.
Il sostegno viene dato, mediante i punti da voi raccolti con l’acquisto delle “GIRAVOLTE”, prodotto raffinato e ben selezionato che tutte le donne conoscono.
Sul sito http://www.concorsogiravolte.it/ trovate tutte le indicazioni per partecipare a questo concorso di solidarietà.
Mentre ringrazio la ditta di Modena, invito i tanti nostri lettori di questo giornalino ad acquistare il prodotto “Giravolte” e devolvere i punti alla Fondazione Mago Sales.